Una collezione di Barbie d’epoca può avere un valore incredibile: tutte le caratteristiche che le rendono un vero tesoro
Sono bellissime, sono iconiche e moltissime bambine in tutto il mondo ci hanno giocato. La prima Barbie è stata lanciata sul mercato nel marzo del 1959 e si è mostrata senza paura in tutto il suo splendore con un elegantissimo costume da bagno zebrato, rompendo ogni convenzione. Nulla aveva a che fare infatti, con i classici “bambolotti” in versione bebè, che abituavano le future donne a diventare casalinghe e mamme.
Una storia di emancipazione professionale e morale che è stata spiegata molto chiaramente con il film campione d’incassi del 2023 Barbie, che ha rilanciato e fatto conoscere il prodotto anche alle generazioni più giovani. Se le ragazzine di oggi si sentono più legate alla tecnologia e spaziano tra centinaia di possibili giocattoli, quelle degli anni Ottanta e Novanta invece, creavano dei sogni a misura di bambola proprio giocando con le Barbie.
É facile dunque, per chi ha vissuto in età in quei decenni, ritrovarsi con delle collezioni di queste stilosissime bambole in cantina, tra vestitini, accessori e casette. Quello che molte non sanno però, è che potrebbero avere tra le mani un vero e proprio tesoro, considerando che alcune Barbie oggi hanno raggiunto un valore da capogiro. Devono tuttavia, rispondere a delle caratteristiche ben precise.
Come riconoscere una Barbie di valore: tutte le caratteristiche
Il film Barbie ha contribuito sicuramente al dilagare del “fenomeno rosa”, tanto da spingere i collezionisti ad accaparrarsi tutti i modelli più famosi e speciali di queste bamboline. Ma per essere richieste, necessitano ovviamente di appartenere a determinate tipologie e di avere specifici requisiti. Innanzitutto, non pensate di poter guadagnare da quella povera “Barbie stramba” a cui i capelli sono stati malamente tagliati e i cui abiti sono stati pasticciati con colorati pennarelli. Le Barbie devono essere in ottimo stato, ma raggiungeranno il massimo del loro valore quando si presentano nella loro confezione originale che non è mai stata aperta.
Ad aggiungersi c’è anche la loro “anzianità”. Le Barbie vintage sono chiaramente molto ambite e più lontana nel tempo è la loro origine e maggiore sarà la cifra che si potrebbe ottenere con esse. Basta pensare che un prototipo del 1959 tenuto in perfetto stato può fruttare anche 10 mila euro. Ma come riconoscere i peggiori segni di usura? Non c’è scampo per le Barbie le cui ginocchia presentano dei difetti sullo smalto o che hanno macchie di colore dovute agli accessori (come ad esempio gli orecchini). Lo stesso vale anche per i graffi.
Da non dimenticare le edizioni speciali e le collaborazioni, che rappresentano per i collezionisti delle vere chicche. La Barbie vestita da uno stilista come Karl Lagerfeld, ad esempio, è stata venduta per un valore di 1500 euro, ma non mancano anche le sue “colleghe” vestite da altri grandi nomi della moda come Versace o Dior. Molto valutate sono anche quelle dedicate a personaggi famosi, di cui assumono la fisionomia, come la Regina Elisabetta, Camilla e Kate, o Tina Turner e Frida Kahlo.