Se usi tanto olio in cucina, forse è il caso che tu smetta di farlo, o quantomeno limitane il consumo: ecco perchè.
Se qualcuno ti interrogasse sulla sostanza basilare della dieta mediterranea, cosa verrebbe in mente? Indubbiamente, l’olio extravergine di oliva, il sovrano di ogni piatto italiano. Esso, infatti, costituisce praticamente la principale fonte lipidica di qualsiasi regime alimentare e viene impiegato per condire qualsiasi pietanza, ma allo stesso tempo un uso eccessivo, soprattutto se non è di alta qualità o è andato oltre i termini della scadenza esposta sulla bottiglia, il rischio è che faccia più male che bene.
Hai mai considerato la possibilità di utilizzare l’olio d’oliva anche dopo la data di scadenza? Negli ultimi tempi, l’olio extravergine d’oliva è stato definito “oro liquido” a causa dell’aumento del suo prezzo di vendita. Il suo prezzo, infatti, soprattutto dopo la pandemia, è raddoppiato rispetto all’anno precedente. Considerando tali incrementi, è lecito chiedersi se un prodotto alimentare così costoso possa ancora essere consumato dopo la scadenza, soprattutto per non buttare via tanti soldi.
Ecco a cosa devi fare molta, moltissima attenzione.
Olio d’oliva quando scade? Come capire se è ancora buono
Tanti consumatori, preoccupati da tale situazione, si interrogano se l’olio acquistato in passato e non ancora consumato sia ancora idoneo all’uso. È importante ricordare che in passato la legge prevedeva che l’olio extravergine dovesse essere consumato entro 18 mesi dalla data di imbottigliamento. Tuttavia, a partire dal 2016, la normativa è stata modificata.
Sulla confezione è riportata la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…”, il che significa che la data di consumazione è a discrezione del produttore. Pertanto, la data di scadenza è solo indicativa, non vincolante. Ma come puoi stabilire se l’olio è ancora utilizzabile anche dopo tale data? Puoi effettuare un test olfattivo o dal punto di vista del gusto.
Se l’olio mantiene il suo sapore amaro e piccante, allora è ancora commestibile; altrimenti, risulta rancido e va gettato immediatamente. Un olio scaduto perde sostanzialmente le sue proprietà, pertanto è normale evitare di utilizzarlo a crudo. In alternativa, può essere impiegato per friggere. Infine, è consigliabile conservare l’olio in bottiglie scure per preservarne le caratteristiche, evitando l’esposizione alla luce che potrebbe alterarlo.
Inoltre, la temperatura ottimale per la conservazione varia dai 12° ai 18° C, pertanto è consigliabile evitare fonti di calore come forni e fornelli. Ora che sei a conoscenza di questi suggerimenti, potrai apprezzare appieno l’oro liquido, ovvero l’olio di oliva!