Ti pagano per chiamare tuo figlio in questo modo: è bufera sui social

Ha fatto scalpore qualche tempo fa la scelta di un comune italiano che ha voluto pagare le persone che chiamavano loro figlio in questo modo.

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Ti pagano per chiamare tuo figlio in questo modo: è bufera sui social (Immezcla.it)

Qualche tempo fa, Matera è stata al centro di una vivace polemica a causa di un’iniziativa lanciata dall’associazione Maria Santissima della Bruna, che ha diviso profondamente l’opinione pubblica. L’iniziativa prevedeva di offrire un piccolo contributo economico ai genitori che avessero deciso di chiamare i propri figli Eustachio, in onore del santo patrono della città, durante l’anno 2024. La proposta, lanciata tramite un post sui social media, mirava a incoraggiare la scelta di nomi tradizionali e a mantenere viva la connessione con le radici culturali locali.

Il progetto ha avuto una risonanza immediata e ha suscitato una reazione polarizzata tra i cittadini. Alcuni hanno accolto con favore l’iniziativa, vedendo in essa un’opportunità per rafforzare il legame con la tradizione e con il santo patrono della città, festeggiato il 20 settembre. Altri, invece, hanno criticato aspramente l’idea, considerandola una forma di incentivazione poco opportuna e persino retrograda. In particolare, alcuni commentatori hanno paragonato il contributo economico offerto per la scelta di un nome a pratiche del passato, suggerendo che tale incentivo potrebbe ricordare metodi coercitivi usati in periodi storici precedenti per influenzare le decisioni personali.

Matera pagava per chiamare i figli in questo modo: il motivo

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La storia che sta facendo infuriare il web: ti pagano per chiamare tuo figlio in questo modo (Immezcla.it)

Le critiche sono state particolarmente forti sui social network, dove l’iniziativa è stata definita da alcuni come un ritorno a pratiche anacronistiche, con analogie tirate con i tempi del fascismo, quando venivano offerti incentivi per la scelta di nomi legati a figure politiche. La polemica ha incluso anche commenti ironici e sarcastici, che hanno ulteriormente amplificato il dibattito.

In risposta alla marea di critiche, l’associazione ha deciso di limitare i commenti sul post originale e non ha fornito ulteriori dettagli sul contributo economico, lasciando molti aspetti della proposta avvolti nel mistero. Questo atteggiamento ha contribuito a mantenere viva la discussione pubblica e a incrementare la curiosità e le speculazioni sui veri intenti dell’iniziativa. Nonostante le polemiche, l’iniziativa rimane un esempio di come le tradizioni e le pratiche culturali possano suscitare reazioni forti e divisive nella società moderna.

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