Se non fai attenzione rischi seriamente di perdere parecchi soldi del tuo TFR che ti spetta: ecco come proteggerli.
Il Trattamento di Fine Rapporto rappresenta la somma di denaro che un lavoratore accumula durante la propria carriera e che viene erogata alla fine del rapporto di lavoro. Questo trattamento può essere lasciato in azienda o trasferito a un fondo pensione, e la scelta tra le due opzioni dipende da quale risulta essere più vantaggiosa.
Il TFR è calcolato annualmente e matura attraverso accantonamenti mensili. In dettaglio, si ottiene sommando le quote di accantonamento che corrispondono alla retribuzione annua lorda divisa per 13,5 e sottraendo lo 0,5% della RAL (questo importo è trattenuto per il Fondo Adeguamento Pensioni). Una volta esclusa la tassazione dal TFR lordo, si ottiene il TFR netto. La cifra finale, inizialmente stimata dall’azienda, viene poi confermata dall’Agenzia delle Entrate. Le tempistiche per la ricezione del TFR sono variabili: per i dipendenti del settore privato possono essere da pochi mesi fino a un anno, mentre per quelli del settore pubblico possono superare i cinque anni.
La retribuzione considerata per il calcolo del TFR include ogni componente retributiva con carattere tipico, normale e ripetitivo nel rapporto di lavoro. Questo comprende aumenti periodici di anzianità, il minimo contrattuale, superminimi, indennità di maneggio denaro, straordinari fissi e ripetitivi, premi di presenza, provvigioni, e altre somme riconosciute non occasionalmente. Alla fine di ogni anno, si matura solitamente poco più di una mensilità di TFR. Ad esempio, un dipendente che guadagna 1.500 euro netti al mese accantonerà circa 1.600 euro in un anno.
TFR, ecco come non perdere parte dei soldi accumulati
I lavoratori possono decidere se lasciare il TFR in azienda o destinarlo a un fondo pensione per ottenere potenzialmente interessi più alti. Se lasciato in azienda, la somma accantonata viene rivalutata annualmente dell’1,5% più il 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT. I dipendenti hanno anche la possibilità di richiedere un anticipo del TFR per specifiche finalità, come l’acquisto di una casa o le spese mediche per la cura di una patologia o per un intervento straordinario. Tuttavia, l’azienda può accogliere solo un numero limitato di richieste di anticipo ogni anno, pari al 10% degli aventi diritto e non oltre il 4% del totale dei dipendenti.
Sull’anticipo del TFR vengono applicate trattenute, che riducono l’importo finale ricevuto. La tassazione varia a seconda del motivo della richiesta: 23% per l’acquisto della prima casa, 15% per le spese mediche e per motivi personali.