Hai intenzione di aprire un e-commerce senza Partita IVA? Fai attenzione a quello che vuoi fare: rischi sanzioni pesanti.
Molte persone desiderano aprire un e-commerce sul web. Parliamo di una buona opportunità per proporre dei prodotti agli utenti. In questo modo è possibile guadagnare un po’ di denaro con il passare del tempo. Tuttavia potrebbe diventare un problema in futuro per una semplice ragione. Se non si apre la Partita IVA per questo genere di attività, la legge è costretta a sanzionare il contribuente.
Ma che cosa bisogna sapere sulla Partita IVA con l’e-commerce? Gli obblighi previsti in questa circostanza permettono di svolgere il lavoro senza problemi. Si tratta di un impiego da libero professionista, singolo o di società che sia, che deve essere rispettato. E per farlo serve necessariamente la Partita IVA. In assenza di questo strumento c’è il rischio che arrivino delle sanzioni piuttosto pesanti da pagare.
Partiamo dall’inizio in questo caso. Se apriamo un e-commerce senza Partita IVA rischiamo due tipi di sanzioni differenti. La prima è amministrativa e parte da 103 euro ed arriva sino a 10.000 euro. L’importo può raddoppiare in caso di recidiva. La seconda multa consiste nel sequestro della merce. E non parliamo solo dei prodotti che vengono venduti, ma anche dei dispositivi che si usano. Computer e smartphone sono un esempio lampante.
L’apertura della Partita IVA è importante per il semplice fatto che è una attività continuativa. Se fosse periodica e senza troppo impegno, allora non sarebbe necessario aprirla. Invece il sito dell’e-commerce è accessibile 24/7, motivo per cui la Partita IVA è di fondamentale importanza. Sicuramente può essere una scocciatura per chi non desidera perdere tempo. Ma non c’è altra scelta in questo caso: deve essere aperta il prima possibile.
Per aprirla bisogna aprire due pratica. La prima è la ComUnica, che permette di aprire Partita IVA e di iscriversi alla camera di commercio (gestione commercianti). La seconda è la SCIA, che prevede una dichiarazione al comune per l’apertura di una attività (i costi vanno da 200 a 500 euro). In autonomia è previsto un pagamento di 200 euro tra bolli e iscrizione alla camera di commercio. Affidandosi ad un esperto, come un commercialista per esempio, si potranno ottenere tutte le informazioni del caso.
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