Altri incresciosi episodi di violenza durante una partita di calcio: per sedare la maxi rissa sono dovute intervenire le Forze dell’Ordine
Mentre tanto in Serie A quanto in Serie B si sta attraversando un periodo di forti polemiche arbitrali dovute soprattutto, ma non solo, ad un utilizzo dello strumento tecnologico talvolta discutibile, nelle serie inferiori – dalla Prima Categoria alla Serie D – si sta pericolosamente passando dalle parole – anche pesantemente ingiuriose – ai fatti. La cronaca degli ultimi tempi non mente.
Meno di due settimane fa si erano registrati infatti gli incresciosi episodi accaduti nel match tra Acquaviva e Fonte Bel Verde, valido per la 17esima giornata del Girone F della Prima Categoria, composto da squadre toscane.
In quell’occasione il 20enne arbitro di Arezzo Luigi Soraj è dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale per le ferite riportate in seguito ad uno spintone di un calciatore degli ospiti, Mohamed Chaib Bilal, che lo aveva aggredito dopo un ipotetico torto arbitrale subìto in occasione del gol dei padroni di casa.
La stangata comminata al calciatore è stata esemplare: fuori fino al 25 gennaio del 2028. Il giudice sportivo ha inoltre squalificato altri tre membri del Fonte Bel Verde: fuori per cinque giornate il capitano del Guido Mercanti e per quattro Valerio Liurni, entrambi per frasi irriguardose verso l’arbitro. Fermato fino al 18 febbraio prossimo anche l’allenatore Fabrizio Bianchi, reo di non aver fatto nulla per placare gli animi, e anzi anch’egli protagonista di un comportamento irriguardoso.
Dalla Toscana alla Calabria, il salto è stato breve in termini di atti violenti, che nulla hanno a che fare col calcio giocato. Stavolta le squadre protagoniste di risse e quant’altro sono state il San Luca e l’Acireale, sfidatesi nel 24esimo turno del girone I di Serie D.
Maxi rissa e Polizia in campo: scene assurde
Subito dopo la realizzazione del calcio di rigore – assegnato agli ospiti sul finale del recupero – che ha fissato il punteggio sull’1-1, il direttore di gara ha fischiato la fine del match. Dando involontariamente il via alla rabbia del club ospitante. La frustrazione per essersi visti assegnare contro un penalty che anche i tifosi locali sostengono essere inesistente, giocatori e dirigenti sono andati a brutto muso contro l’arbitro.
Spinte, calci, cartellini rossi, che ad un certo punto sono fioccati all’indirizzo di due giocatori del San Luca: tutto questo è avvenuto in mezzo al campo al fischio finale.
Per sedare gli animi, e per evitare conseguenze ancor più gravi sia dal punto di vista disciplinare per alcuni giocatori, che a livello di responsabilità oggettiva per il club di casa, è intervenuta addirittura la Polizia. Che ha faticosamente riportato tutti a più miti consigli. Ora non resta che attendere le decisioni del Giudice Sportivo, che quasi certamente userà la mano pesante.