Arrivano buone notizie per chi non è in regola col Fisco: la scadenza del termine ultimo per i versamenti del ravvedimento speciale è stata prorogata.
Come sappiamo, fu la Legge di Bilancio 2023, insieme ad altre misure come lo stralcio delle cartelle, che dette “respiro” ai contribuenti che per vari motivi non avevano sanato le violazioni commesse.
Il ravvedimento speciale agevola coloro che, consapevoli di aver commesso delle irregolarità, vogliono rimediare; in cambio, pagano meno interessi e minori sanzioni. Ecco le ultime novità e a quando slitta la data dei versamenti.
Il ravvedimento speciale è una sorta di evoluzione di quello operoso ordinario, che permette al contribuente di sanare i propri debiti/irregolarità/omissioni. Si applica in caso di violazioni che riguardano i tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate, quindi ad esempio dichiarazioni dei redditi errate, fatturazioni non regolari, eccetera.
Tramite il recente Decreto Legge 29/3/24, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo 2024, recante “Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria”, arriva anche la proroga per i versamenti del ravvedimento speciale, che slitta dunque al prossimo 31 maggio 2024.
C’è più tempo quindi per tornare in regola col Fisco, effettuare i primi pagamenti e rimuovere ogni irregolarità. Nel Decreto Legge sopra citato, tra l’altro, si trovano anche le indicazioni relative alle dichiarazioni inerenti l’anno 2022.
Si tratta di informazioni molto importanti perché i contribuenti, che entro il 30 settembre 2023 non avevano aderito al ravvedimento speciale per i periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti, potranno sfruttare la proroga al 31 maggio, anche se in questo caso non avranno modo di effettuare versamenti a rate, ma saldare tutto in un’unica soluzione.
Dunque in sintesi, ad oggi i contribuenti potranno spalmare le rate secondo nuove date: non più l’opzione dell’unica soluzione da versare entro il 31 marzo, ma entro il 31 maggio. Poi, altre rate da pagare entro il 30 giugno, il 30 settembre e il 30 dicembre. Infine, importante è ricordare che se si salta una rata il benefit concesso dal ravvedimento speciale decade automaticamente. Si tratta, però, di un’occasione da non perdere poiché consente di eliminare qualsiasi irregolarità.
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