Arriva il nuovo dato in grado di cambiare definitivamente il settore delle Cripto e dei Bitcoin: ecco di cosa si tratta e come verificarlo.
Quando si parla di Bitcoin, Ethereum e Cardano, ci si riferisce al settore delle criptovalute (anche note con il termine di cryptocurrencies). Il mercato delle crypto vede la sua nascita nel 2009, anno in cui l’inventore identificato con il nome di fantasia Satoshi Nakamoto, crea il funzionamento del bitcoin.
Il progetto di Nakamoto viene presentato attraverso un documento di nove pagine denominato “Bitcoin White Paper”, in cui l’autore spiega il funzionamento del sistema peer-to-peer alla base del mercato delle criptovalute. Si tratta di monete virtuali, utilizzabili per effettuare molteplici transazioni online.
La prima parte del nome cripto, si ricollega alla natura “nascosta” della valuta, ovvero protetta da crittografia, quindi utilizzabile solo attraverso un determinato codice informatico. Questa tipologia di valuta viene archiviata in un portafoglio digitale, il quale permette di mantenerle, riceverle, effettuare transazioni, rimanendo invisibili al controllo delle banche centraIi.
Crypto e Bitcoin: il dato pronto a cambiare il settore
La giornata del 4 ottobre è stata segnata dalla pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro, in particolare sui tassi di disoccupazione USA. Secondo quanto emerso, quest’ultimi anticiperebbero le prossime mosse di Federal Reserve. Si tratta di dati i quali, con ogni probabilità, segneranno un impatto anche sul mondo dei Bitcoin e delle crypto: sarà, dunque, utile valutare cosa aspettarsi e in che modo potrebbe cambiare il mercato delle criptovalute in caso di dato migliore o peggiore.
I grafici hanno registrato un tasso di disoccupazione al 4,2%, in linea con il mese precedente. Il mercato del lavoro, infatti, rimane il settore più osservato dalla Federal Reserve, in quanto fattore principale per anticipare l’arrivo di una eventuale recessione. L’attesa carica di tensione sta generando un effetto domino anche sul fronte del trading online. Gli ultimi mesi, infatti, hanno registrato un lento rialzo contro il soft landing, ovvero contro la possibilità che si torni a dei tassi più bassi.
Una lettura negativa dei dati, tuttavia, porterebbe al centro della discussione la possibilità di nuovi tagli durante la prima settimana di novembre, fino a 50 punti base. Un mercato del lavoro ancora forte, invece, finirebbe per rafforzare i propositi di tagli solo fino a 25 punti base, i quali rallenterebbero il ritorno verso tassi di interesse neutrali.