Sapete quanto guadagna un docente universitario in Italia? La cifra è molto meno di quella che si può pensare, ma è comunque tanto.
Entrare nel mondo accademico e avanzare come professore universitario comporta attraversare diversi passaggi essenziali che aprono nuove prospettive professionali. Uno dei traguardi ambiti da coloro che aspirano all’insegnamento è diventare un professore universitario. Vediamo nel dettaglio il percorso da seguire.
Prima di tutto, è importante comprendere le diverse figure professionali coinvolte nel mondo accademico. Considerare una carriera accademica implica incontrare una varietà di ruoli, tra cui professori di diversi livelli, ricercatori con contratti a tempo determinato o indeterminato, assistenti universitari e assegnisti di ricerca con contratti individuali.
Le condizioni di lavoro e i contratti possono variare notevolmente, e esistono diverse tipologie di contratti che regolano le condizioni di impiego. Queste posizioni possono includere professori ordinari, professori associati, ricercatori, professori straordinari, assegnisti di ricerca e assistenti del professore.
Stipendio professore universitario in Italia: le cifre
Le diverse posizioni implicano differenti livelli di stipendio. Ad esempio, un professore ordinario può guadagnare mediamente tra i 3.300 e i 4.000 euro netti al mese, con uno stipendio minimo annuo di circa 27.000 euro lordi e un massimo di 80.000 euro lordi. Gli incrementi salariali avvengono in base all’anzianità, con aumenti del 12% nei primi 12 anni, del 6% dopo 16 anni e del 2,5% dopo 28 anni di servizio.
Un professore associato, invece, guadagna in media tra i 2.200 e i 2.700 euro netti al mese, con potenziali aumenti in base all’anzianità fino a 4.000 euro netti mensili. Mentre un professore a contratto può aspettarsi entrate tra i 1.200 e i 1.800 euro netti al mese, calcolati sulla base di una tariffa media di 40-60 euro all’ora, escluse le sessioni di esame.