Pensioni, hai iniziato a lavorare prima del 1996? Aggiornamento importante

Aggiornamento importante sul fronte delle pensioni: la novità riguarda chi ha iniziato a versare i contributi prima del 1996.

Le novità sul fronte delle pensioni non mancano mai e, nel nostro Paese, sono sempre attese con grande ansia. Infatti tutti speriamo nel superamento della legge Fornero e, dunque, nella possibilità di poter accedere alla pensione con qualche anno di anticipo senza, tuttavia, subire tagli sull’assegno mensile.

pensioni, aggiornamento importante
Aggiornamento importante per chi ha iniziato a lavorare prima del 1996/Immezcla.it

D’altro canto speriamo anche che il Governo di Giorgia Meloni apporti qualche ritocchino verso l’alto sugli importi che, al momento, sono tra i più bassi in Europa e sono decisamente inadeguati se confrontati con l’attuale costo della vita in Italia. Le pensioni hanno subito due grandi “rivoluzioni”.

Una è stata la legge Fornero del 2011 e l’altra è stata la riforma Dini del 1995. Proprio quest’ultima ha segnato un cambiamento decisivo e bastano anche solo pochissimi contributi versati entro la fine del 1995 per avere una situazione previdenziale completamente diversa.

Pensioni: ecco cosa cambia se hai versato contributi prima del 1996

Tutti conosciamo la legge Fornero che ha portato l’età pensionabile a 67 anni e ha cancellato la pensione di anzianità a vantaggio della pensione di vecchiaia. Ma in pochi conoscono la riforma Dini del 1995 la quale, tuttavia, è forse ancora più importante della legge Fornero.

La riforma Dini ha cambiato il metodo di calcolo delle pensioni. Fino al 31 dicembre 1995 le pensioni venivano calcolate con il sistema retributivo il quale teneva conto della media delle retribuzioni percepite da un lavoratore negli ultimi anni di carriera. Dall’1 gennaio 1996, invece, è entrato in vigore il sistema di calcolo contributivo il quale tiene conto solo dei contributi e dell’età a cui una persona va in pensione.

pensione contributi prima del 1996
Brutte notizie per chi ha contributi antecedenti al 1996/Immezcla.it

Quest’ultimo sistema di calcolo è più svantaggioso e, dunque, in un certo senso avere contributi antecedenti al 1996 può essere utile ai fini dell’importo dell’assegno previdenziale che si andrà a ricevere. Ma non è vantaggioso per la possibilità stessa di andare in pensione.

Come tutti ben sappiamo, per accedere alla pensione, al momento è necessario avere 67 anni e almeno 20 anni di contributi. Ma se una persona non ha contributi antecedenti al 1996 può andare in pensione anche con solo 5 anni di contributi all’età di 71 anni. Possibilità che, invece, resta preclusa a chi ha anche solo pochissimi contributi versati prima del 1996. Costoro devono necessariamente raggiungere la soglia contributiva minima di 20 anni per uscire dal lavoro.

Inoltre chi non ha contributi versati prima del 1996, se ha almeno 20 anni di contributi e raggiunge un importo minimo, può accedere alla pensione a soli 64 anni anziché a 67. Anche questa strada non è percorribile da coloro che, invece, hanno iniziato a lavorare prima del 1996. Dunque, sebbene rientrare nel sistema “misto”, possa avere dei vantaggi ai fini di ottenere una pensione più alta, ha sicuramente molti altri svantaggi.

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