Molti pensionati vedranno aumentare l’importo dell’assegno nel mese di dicembre. L’aumento scatterà in automatico.
Ottime notizie per i pensionati. Per quanto riguarda i prossimi tre pagamenti – parliamo dunque dei mesi di novembre, dicembre e gennaio – gli assegni aumenteranno. Gli aumenti seguiranno un andamento progressivo. Prima interesseranno una platea più limitata, per estendersi poi a tutti.
Questo vuol dire che se a novembre gli aumenti toccheranno una platea più circoscritta, a novembre il numero delle pensioni aumentate crescerà. A gennaio infine tutti vedranno crescere l’importo dell’assegno pensionistico. Cerchiamo di capire quali sono i motivi degli imminenti aumenti delle pensioni.
A godere dell’aumento di novembre, come anticipato, sarà un numero limitato di pensionati. L’incremento è dovuto al conguaglio Inps attuato dall’INPS – in veste di sostituto d’imposta – per i pensionati che nei mesi passati hanno presentato il modello 730 per la dichiarazione dei redditi.
Novembre è l’ultimo mese utile per le operazioni di conguaglio – iniziate già ad agosto. Sicuramente dunque vedranno aumentare l’assegno i pensionati che possono vantare un credito Irpef (ovvero che hanno pagato più imposte di quelle effettivamente dovute). Nello stesso cedolino di dicembre, poi, insieme alla tredicesima alcuni pensionati potrebbero trovarsi la quattordicesima.
Ne avranno diritto quei pensionati che tra agosto e dicembre hanno maturato i requisiti per goderne. Gli importi della quattordicesima di dicembre dipenderanno da diversi fattori come reddito, anni di contributi, gestione di appartenenza (autonomi o dipendenti), mensilità in cui vengono soddisfatti i requisiti richiesti.
Scatterà in automatico – salvo alcuni casi particolari – poi il cosiddetto bonus Natale, la maggiorazione sociale per i pensionati che percepiscono un assegno non superiore al trattamento minimo (598,61 euro al mese, 7.781,93 euro l’anno) e un reddito totale che non superi di 1,5 volte la stessa soglia (che sale a 3 per chi è coniugato)
Infine a gennaio 2025 scatterà l’aumento per tutti i pensionati. Parliamo dell’aumento delle pensioni collegato al meccanismo della rivalutazione. Si tratta del sistema per adeguare al costo della vita gli importi degli assegni. La rivalutazione delle pensioni si basa sull’inflazione accertata nelle ultime dodici mensilità. Allo stato attuale il tasso di inflazione per il 2024 dovrebbe attestarsi in una forbice compresa tra l’1,6% e l’1,8%. Tradotto in cifre concrete, questo significa che una pensione di mille euro aumenterà di 16-18 euro lordi al mese.
Ci sono poi buone notizie per chi percepisce una pensione di importo quattro volte superiore al trattamento minimo, visto che con la manovra di Bilancio 2025 dovrebbe aver luogo il ritorno alle regole ordinarie di rivalutazione. Aumenti in vista anche per l’Assegno sociale – al quale spetta solo la tredicesima, non quattordicesima e bonus Natale – così come per pensioni di invalidità civile (anche qui solo la tredicesima).
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