Non c’è mai pace per il tennista romano, che fa i conti con una notizia che ha spiazzato gli stessi tifosi: è una maledizione
Se non credete alla sfortuna, alle maledizioni, all’esistenza di tunnel senza fine e a quel senso di impotenza di fronte a determinate situazioni, forse avreste dovuto fare un viaggio, lungo quasi un anno, nel mondo di Matteo Berrettini.
È assolutamente incredibile infatti quanto sta accadendo al tennista romano negli ultimi mesi. Sempre premettendo che stiamo parlando di tennis, la professione che tanto brillantemente il 27enne romano pratica da anni, e non di problemi che mettono a repentaglio la vita di qualcuno, è stato ed è drammatico il percorso del figlio d’arte negli ultimi tempi.
Basterebbe pensare che, dopo un 2021 che lo aveva visto arrivare in finale a Wimbledon, partecipare alle ATP Finals di Torino – dalle quali, comunque, si era ritirato durante il primo match per dei dolori insopportabili ai muscoli addominali – ed aver toccato la posizione numero 6 del ranking mondiale – per il tennista è iniziato l’incubo.
Tutto è iniziato al torneo di Monte-Carlo dello scorso aprile, quando l’azzurro dovette rinunciare al match di ottavi di finale contro Holger Rune per i fastidi all’addome già sofferti, come detto, in precedenza. Dopo aver saltato il Roland Garros, l’allora allievo di Vincenzo Santopadre stette fuori a lungo, tornando a calcare i campi a Stoccarda, quando l’amico Lorenzo Sonego gli rifilò una batosta che lo fece uscire dal campo in lacrime.
Iniziarono a circolare voci su un possibile ritiro, almeno temporaneo, del tennista. Voci spazzate via dalla partecipazione, questa brillante, a Wimbledon. Unico momento positivo di una stagione che avrebbe ancora frustrato l’atleta nei mesi a venire.
La distorsione della caviglia in inversione, che gli ha procurato una rottura parziale del legamento peroneo astragalico anteriore, rimediata nel secondo turno degli Us Open nello scorso 31 agosto, ha rappresentato l’inizio del secondo calvario dell’anno.
Dopo aver rinunciato alla doppia partecipazione in Davis – sia a Bologna che a Malaga – e a tutti i tornei di fine stagione, Berrettini sarebbe dovuto rientrare all’alba del 2024 sul cemento di Brisbane. Nello stesso torneo che ha visto il rientro in campo di un altro lungodegente d’eccezione come Rafa Nadal. Nulla da fare.
In rapida successione sono poi arrivate le rinunce ad Adelaide, al Kooyong Classic e, assenza più dolorosa, agli Australian Open, il primo Major dell’anno. Nel frattempo il suo ranking è crollato alla 125esima posizione, tanto per avere un’idea delle conseguenze di un’inattività lunghissima.
Proprio nel giorno in cui Jannik Sinner annunciava la sua mancata partecipazione al torneo di Marsiglia in programma dal 6 al 10 febbraio, il quotidiano francese ‘La Provence’ aveva praticamente garantito che una delle tre wild card a disposizione per il torneo fosse stata assegnata a Berrettini.
Tutto era pronto per l’atteso ritorno in campo dell’azzurro quando, dalla Francia, è arrivata la smentita ufficiale. Nessuna wild card riservata a Matteo. Niente partecipazione all’ATP 250 in terra francese. Berrettini dovrà attendere ancora prima di rientrare ufficialmente nel circuito. E la maledizione continua…
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