Paolo Villaggio ha ricevuto delle accuse davvero molto pesanti dopo la sua scomparsa. È intervenuto però in sua difesa un famosissimo collega.
L’attore genovese finisce al centro di una polemica nonostante la sua scomparsa, per difenderlo scende in campo chi non ti aspetti.
Tutti ricordiamo l’artista soprattutto per aver ideato e interpretato il personaggio di Ugo Fantozzi, ragioniere che subiva la vita oltre che tutte le persone che gli giravano attorno. Sono dieci i film usciti con debutto nel 1975 grazie alla regia di Luciano Salce, ma ancora prima il personaggio era stato protagonista in tv e di numerosi libri scritti proprio da Villaggio.
Non solo questo però perché l’attore ha recitato in tantissimi altri film, lavorando per i più importanti registi della nostra storia tra cui Marco Ferreri, Pupi Avati, Ettore Scola, Steno, Vittorio Gassman, Mario Monicelli e ancora molti altri. Ma qual è la polemica scoppiata all’improvviso in questi giorni? Andiamo a scoprirlo da vicino.
La polemica su Paolo Villaggio
In difesa di Paolo Villaggio è arrivato un personaggio noto che all’apparenza non ha nulla in comune con lui, ma che in realtà ha fatto anche l’attore prima di diventare un noto conduttore.
Stiamo parlando di Giancarlo Magalli che con lui ha recitato in una piccola parte nel 1989 nel film Ho vinto la lotteria di capodanno diretto da Neri Parenti. Ospite de I Fatti Vostri il conduttore ha raccontato alcuni particolari sul famoso attore.
Magalli ha sottolineato: “È venuto fuori che Villaggio era cattivo, ma non era cattivo. Purtroppo, per gli altri, era molto intelligente. Lui aveva che quando era in una buona giornata, come capitava spesso, ti faceva piangere dal ridere. Se invece era un momento nero andava di battute taglienti e molto cattive e questo gli è valso il nome di cattivo. Non lo era, ma era solo amareggiato”.
Giancarlo continua: “La sua intelligenza gli procurava delle crisi, si rendeva conto a volte che dei tanti film che aveva fatto più di uno era di scarso valore. Lui diceva di sì per la location, bastava digli andiamo in Brasile o ai Caraibi e lui firmava, ma poi se ne pentiva”.
Molte volte abbiamo sentito parlare di Paolo come persona intrattabile, finalmente arriva la spiegazione da chi l’ha conosciuto bene che ci ha aperto una porta nell’intimo di un attore straordinario che ha fatto la storia del nostro cinema.