Per gli anziani più bisognosi arriva in aiuto un bonus utilissimo: ecco di che cosa si tratta e come funziona il nuovo bonus badante.
Quando si inizia a diventare particolarmente anziani è possibile che il proprio fisico e la mente cambino, andando purtroppo a peggiorare e facendo sì che non sia più possibile vivere nella propria casa da soli, ma che si abbia bisogno di un aiuto costante.
Non è detto che tutte le persone anziane possano avere dei figli su cui contare, oppure che i loro stessi figli abbiano a disposizione abbastanza tempo libero per dedicarsi interamente a loro. Nel caso in cui non si volesse mandare queste persone in una casa di riposo, ma se le si volesse lasciare nella loro abitazione, l’unica soluzione è quella di ricorrere a una badante. Si tratta però di una spesa non indifferente, visto che è un intero stipendio da dover pagare, nel caso in cui la badante dovesse rimanere tutto il giorno e magari anche durante la notte. Proprio per aiutare le persone che ne hanno maggiore necessità, arriva direttamente dal Governo un nuovo bonus badante.
Si tratta di una misura particolarmente importante per tutte le persone che hanno una pensione abbastanza bassa, e che di conseguenza non avrebbero effettivamente la possibilità di permettersi di pagare un aiuto esterno. Al tempo stesso, si tratta di un intervento volto all’emersione del lavoro domestico, come ha affermato il Ministro del Lavoro Marina Calderone.
Questa nuova iniziativa è stata quindi introdotta per tutti gli anziani non autosufficienti, permettendo loro di essere esonerati per due anni dal pagamento dei contributi per le badanti assunte o stabilizzate tra il 1 Aprile del 2024 e il 31 dicembre del 2025. Questo bonus avrà un valore al massimo di 3 000 euro all’anno per singola persona e solamente chi ha compiuto più di 80 anni e possiede un certificato di invalidità accertata con un relativo assegno di accompagnamento ne potrà usufruire. Inoltre, dovrà avere un Isee inferiore ai 6 000 euro.
Di conseguenza, questo bonus aiuterà a ridurre le spese contributive di circa 1500 euro all’anno. Si tratta di un aiuto non indifferente, visto che una persona da sola con 600 euro al mese e completamente invalida non può affidarsi ad altre soluzioni. In genere infatti, nel caso in cui si assumesse una badante non formata addetta a una persona non autosufficiente, in un regime di convivenza di 25 ore alla settimana, ossia 5 ore per 5 giorni, bisognerebbe spendere almeno 1150 euro al mese con le ferie incluse, la tredicesima e il TFR, oltre ai costi relativi al vitto e all’alloggio, con circa 130 euro di contributi al mese.
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