Rivelazioni del tutto nuove quelle che ha regalato al pubblico Jannik Sinner, la cui scelta sta facendo discutere
Tutto è pronto per una settimana che potrebbe regalare al nuovo simbolo dello sport italiano, quel Jannik Sinner che ormai è sulla bocca di tutti, un’altra grande soddisfazione, un altro primato che resterebbe per sempre nella storia del tennis italiano.
Ha già preso il via infatti il torneo di Rotterdam, valido per la categoria ATP 500, che l’anno scorso vide il talento di San Candido spingersi fino alla finale, quando poi fu battuto dall’allora ‘bestia nera’ Daniil Medvedev.
Nell’edizione 2024 dell’Abn Amro però il moscovita non ci sarà, come da annuncio ufficiale che lo stesso rivale dell’azzurro ha dato sui suoi canali social.
Impossibilitato a difendere i 500 punti conquistati lo scorso anno, il numero tre del mondo rischia di essere scavalcato da Sinner nel ranking ATP. All’altoatesino ‘basterà’ vincere il torneo per prendersi, primo italiano di sempre, il terzo posto della classifica mondiale.
Un’occasione ghiotta, che il neo campione di Melbourne vuole assolutamente sfruttare. In attesa di capire se il nostro Jannik, assolutamente on fire per lo meno dallo scorso ottobre, regalerà ai tifosi un’altra gioia, dagli Australian Open in poi si sono moltiplicate le curiosità attorno alla vita del tennista.
Dalla passione per lo sci alla riservatezza della sua vita privata, tanti particolari sono emersi attorno alla sua figura. L’ultimo di questi ha lasciato i fans a bocca aperta.
Nel corso di un’interessante intervista rilasciata al prestigioso quotidiano francese L’Equipe, che ha scavato nel passato del 22enne, Sinner ha spiegato nel dettaglio la sua decisione di non partecipare a tornei del circuito juniores per concentrarsi direttamente sulla sua carriera da ‘adulto’.
“Non ho giocato nel circuito juniores perché ho sempre cercato di affrontare giocatori molto più bravi di me e credo che questo sia il modo migliore per progredire e imparare“, ha esordito Sinner.
“Ho giocato solo qualche torneo nel circuito dedicato ai giovanissimi, ma ho preferito poi passare subito agli eventi Futures. Essere tra i primi dieci al mondo a livello juniores non mi interessava, ecco perché non ho nemmeno partecipato agli Slam Juniores“, ha concluso Sinner.
A giudicare da come si è sviluppata poi la sua carriera, fatta inevitabilmente di qualche sconfitta anche pesante nei tornei disputati contro giocatori veri, già formati, non c’è dubbio sulla bontà della sua scelta. Sinner sembra davvero non aver sbagliato un colpo nella costruzione di un percorso che lo ha già portato alle massime vette del tennis mondiale.
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