Netflix, i fan sono disperati: non si danno pace, addio dopo 11 anni

I fan di questa serie Netflix famosissima sono letteralmente disperati: addio dopo undici anni, è tutto finito.

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Netflix, i fan sono disperati: non si danno pace, addio dopo 11 anni (Immezcla.it)

Tutte le cose belle prima o poi devono giungere alla loro conclusione, e ora è il momento di dire addio a un universo televisivo che ha catturato l’immaginazione del pubblico fin dal 2011. Giovedì 11 luglio 2024, infatti, è calato il sipario su un’epopea selvaggia e avvincente. Sto parlando di “Vikings: Valhalla”, la cui terza e ultima stagione è disponibile su Netflix. Questa serie, che ha preso le mosse dall’acclamata “Vikings“, è stata creata da Jeb Stuart, noto sceneggiatore di “Il fuggitivo”. Approdata su Netflix con grandi aspettative, la piattaforma aveva ordinato ben tre stagioni sin dall’inizio, sicura del suo potenziale successo. La prima stagione ha effettivamente avuto un riscontro positivo, ma la seconda ha visto un calo significativo di ascolti, portando alla decisione di non proseguire con ulteriori stagioni.

È interessante notare che Jeb Stuart aveva in mente un progetto ben più ampio. Infatti, aveva pianificato ben sei stagioni. Tuttavia, ci si deve accontentare dei primi tre capitoli, che erano comunque pensati per formare un blocco narrativo coerente.

Vikings Vahlalla finisce: addio ufficiale

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Vikings Valhalla, che sta per finire (Wikipedia – Immezcla.it)

Prima della messa in onda della seconda stagione, Stuart aveva spiegato a Collider che la storia era strutturata come un grande romanzo, con salti temporali affascinanti e una crescita significativa dei personaggi. Queste trame intrecciate e le storie di fondo creavano una complessità che, pur non essendo sempre evidente, conferiva profondità alla narrazione.

Purtroppo, il pubblico non avrà mai la possibilità di vedere realizzate le stagioni quattro, cinque e sei, ma ciò che rimane è una terza stagione che inizia con un notevole salto temporale e sviluppa tre linee narrative principali, inizialmente scollegate tra loro. Personalmente, ho avuto l’opportunità di vedere i primi due episodi, e posso dire che Stuart ha saputo gestire bene le diverse trame, mantenendo un buon livello di interesse e qualità narrativa in ogni fronte.

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