Ecco come non pagare legalmente presa a causa di un autovelox: ci sono dei casi in cui si può non fare, scopri se rientri tra questi.
Riguardo alla regolarità o meno degli autovelox negli ultimi mesi c’è stato un vero e proprio dibattito enorme, con quest’ultima che è soggetta a specifiche condizioni che sono davvero molto chiare ma che, allo stesso tempo, spesso i cittadini ignorano: se il dispositivo, ad esempio, non è anticipatamente segnalato dalle Forze dell’Ordine e non è chiaramente visibile, la multa risultante è da considerarsi illegittima. Entrambi questi requisiti devono essere soddisfatti simultaneamente, motivo per il quale anche in mancanza di uno solo di essi, è possibile contestare con successo la sanzione.
Tuttavia, esistono diverse altre ragioni valide per contestare una multa del dispositivo di rilevamento della velocità, come ad esempio la mancata revisione del dispositivo o l’uso di un apparecchio non omologato. Questi, infatti, possono essere motivi di ricorso, anche se sono più difficili da dimostrare. Allo stesso modo, l’assenza di limiti di velocità chiaramente indicati nella zona in cui è posizionato il dispositivo è un motivo valido per contestare la multa.
La posizione degli autovelox, inoltre, anche se in pochissimi lo sanno, è regolamentata dalla legge: possono essere installati su strade extraurbane e autostrade, con una distanza minima di 250 metri (150 metri per le strade extraurbane secondarie) per la segnalazione. Secondo una sentenza della Cassazione, le multe sono nulle se i dispositivi sono nascosti nelle auto delle Forze dell’Ordine, comprese quelle non visibili nelle vetture non istituzionali parcheggiate nelle aree di sosta o mimetizzate nella vegetazione, o se manca il lampeggiante blu acceso sul tetto.
Altre condizioni che possono giustificare il ricorso e portare all’annullamento della multa includono dati mancanti o errati, verbali non compilati da agenti delle Forze dell’Ordine, o l’impossibilità di identificare con precisione il trasgressore (ad esempio, se nella foto sono presenti due veicoli). Sono casi molto più rari ma possono comunque accadere.
È importante notare che le multe dei dispositivi di rilevamento della velocità sono soggette a prescrizione dopo 90 giorni dalla notifica: la prescrizione è regolata dall’articolo 201 del Codice della Strada e comporta la cancellazione della multa. Tuttavia, per i residenti all’estero, i termini di notifica sono più lunghi e la prescrizione può avvenire solo dopo 360 giorni.
Per contestare una multa è possibile presentare un ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica della sanzione. Anche se non è obbligatorio, è consigliabile consultare un avvocato e, se il ricorso viene accettato, il Giudice di Pace annullerà la multa e le relative sanzioni. Un’alternativa gratuita a tutto questo è il ricorso al Prefetto, che deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica della violazione. Se il ricorso viene respinto, tuttavia, sarà necessario pagare la multa senza sconti.
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