Il pilota della Ferrari non ha usato giri di parole e ha detto chiaramente di essere stato sottovalutato: ora è davvero il caos a Maranello.
La Ferrari sta cercando di entrare in una nuova fase e lo si è visto chiaramente con le ultime due mosse che hanno fatto molto rumore. Dopo il rinnovo di contratto di Charles Leclerc, che ha scelto di prolungare la sua intesa con il Cavallino rampante per più stagioni, è arrivata la notizia bomba del passaggio di Lewis Hamilton alla Rossa di Maranello a partire dalla stagione 2025.
La Ferrari potrà quindi contare su una super coppia di piloti già il prossimo anno: l’obiettivo diventa quindi quello di riportare a casa il titolo piloti dopo quasi un ventennio di digiuno. Tuttavia c’è ancora da affrontare questo Mondiale, che prenderà il via tra qualche settimana in Bahrein e che vede ancora Carlos Sainz al volante della Rossa (assieme a Leclerc).
Più di qualcuno ritiene che il pilota spagnolo avrebbe meritato molta più considerazione da parte del team di Maranello, visti anche i buoni risultati ottenuti in questi anni. L’impressione è che Sainz sia stato sottovalutato, come accaduto anche a un altro grandissimo pilota che ha guidato la Ferrari qualche decennio fa. Stiamo parlando di Alain Prost, vincitore di 51 Gran Premi e quattro titoli iridati nel corso della sua carriera in Formula 1.
‘Mi hanno sottovalutato’: parole dure, nessuno se l’aspettava
Il ‘Professore’, oggi 68enne, è ricordato anche per la sua entusiasmante rivalità con l’indimenticabile Ayrton Senna che ha portato anche a contatti in pista tra i due. In un’intervista rilasciata a Motor Sport, Prost ha confessato che proprio questo dualismo con Senna lo porta a essere considerato di meno rispetto al campionissimo brasiliano, che ha perso la vita nel tragico incidente del 1 maggio 1994 alla curva del Tamburello durante il GP di San Marino.
Prost sottolinea infatti che in qualifica Senna riusciva a essere più veloce di lui, tanto che in alcuni casi il rivale lo ha davvero impressionato. Al tempo stesso, però, il ‘Professore’ ritiene che in gara era più veloce dell’avversario ma nessuno tende a ricordarlo: “Sembra una battuta, ma sono completamente sottovalutato!”, ha detto l’ex pilota di Ferrari, McLaren e Williams.
Prost ha poi aggiunto di condividere questo destino anche con altri campioni del mondo che sono stati suoi compagni di squadra: Niki Lauda, ad esempio, ma anche Nigel Mansell, Damon Hill e molti altri. “La mia carriera non è durata solo due o tre anni“, ha ribadito Prost, che confida nei social affinché tutti, compresi i più giovani, possano tornare ad ammirare le battaglie di quegli anni in Formula 1.