Se la tua ex compagna o il tuo ex compagno spendono i soldi del mantenimento in maniera futile, come ci si può tutelare? Ecco la risposta.
Quando una relazione coniugale finisce, subentrano dinamiche come il mantenimento da devolvere all’ex compagna o all’ex compagno. Ciò riguarda principalmente i figli, specialmente se di minore età. Ma cosa succede quando questo denaro viene speso per altre motivazioni non altrettanto importanti?
Molte persone reclamano a gran voce il rendiconto, ovvero un registro che “giustifica” ogni spesa fatta con l’importo ricevuto. Ma non sempre si può richiedere, ed è una situazione che inevitabilmente apre la porta ad altre procedure legali. Come se la pratica della separazione in sé non fosse già abbastanza laboriosa. Ad ogni modo, una soluzione a tutto questo sembra esserci.
La risposta a questo interrogativo parte da una premessa fondamentale. L’assegno di mantenimento deve soddisfare i bisogni dei figli, purché rispetti ovviamente il tenore di vita mantenuto in precedenza. Se così non dovesse essere, ci sarebbero gli estremi per qualche reclamo.
Ciò detto, utilizzare questo denaro per altre motivazioni potrebbe comportare un illecito di grave entità. Cosa che, tra l’altro, a giudicare dai vari casi di cronaca esistenti sembra essere una situazione frequente. Il motivo per cui si creano determinate situazioni, è come al solito per via di quello che dice la legge. O per meglio dire, a causa di quello che non viene rispettato.
L’assegno di mantenimento deve essere in linea con ciò che la legge prevede. Dunque, se questo non viene usato per il mantenimento dei propri figli, è evidente che si stia infrangendo la legge. Nonostante si maturi il reato di appropriazione indebita, la legge al tempo stesso non obbliga colei o colui che riceve l’assegno a fornire un rendiconto delle proprie spese.
Può essere una concessione arrivata per comune accordo, ma non dovrà mai essere sottoposto come un vincolo. Proprio perché non lo è. Per legge, l’assegno di mantenimento deve essere fornito senza obbligo di rendiconto. Dovrà tuttavia essere la componente che lo riceve, a farsene carico e utilizzarlo affinché serva davvero.
In caso ci siano dei motivi validi, l’importo fornito potrà essere rivisto. O aumentato o diminuito, a seconda delle varie situazioni. In linea di massima però, non si potrà fare alcun reclamo nel caso in cui la propria richiesta dovesse essere rifiutata.
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