L’ultima conferma su Sinisa Mihajlovic ha commosso tutti i suoi fan: un gesto inatteso ma bellissimo, è successo davvero
Nemmeno le bomba sulla sua ex Jugoslavia lo avevano fiaccato, aumentando invece il suo coraggio e la sua voglia di combattere. Così è stato Sinisa Mihajlovic fino al giorno della morte prematura, un lottatore che non so è mai tirato indietro, con coraggio.
Un carattere che si era formato fin da piccolo, perché aveva dovuto crescere in fretta in quella che poi sarebbe diventata Serbia. Così è uscito vincitore da un’infanzia non semplice, trovando nel calcio la sua valvola di sfogo e una speranza di futuro.
Sinisa è diventato un professionista, vincendo la Coppa dei Campioni 1990-1991 con la Stella Rossa e con la stessa maglia anche la Coppa Intercontinentale. Nel 1992 poi lo sbarco in Serie A, con la Roma anche se i primi risultati sono arrivati in maglia della Sampdoria.
L’apoteosi con lo scudetto nella Lazio di Cragnotti, più due Supercoppe Italiane, una Supercoppa Europea nel 1999, una Coppa delle Coppe nel 1999 e due Coppa Italia nel 2000 e nel 2004. Infine l’Inter e quindi la carriera come allenatore che l’ha portato su diverse panchine in Serie A.
Ultima tappa a Bologna, dove ha anche scoperto la malattia e si è fatto curare, all’Ospedale Sant’Orsola. Gli avevano detto fin dall’inizio che non sarebbe stato facile e sua moglie Arianna, gli è stata sempre accanto.
Tutto questo fino al 16 dicembre di due anni fa, quando tutti si sono dovuti arrendere. Qualche tempo fa la stessa Arianna negli studi di Verissimo, aveva raccontato le sue ultime settimane di sofferenza. Erano stati anni pesanti, ma Sinisa come sempre la esortava a non mollare, come non ha mai fatto lui.
In realtà dopo il primo ciclo di cure sembrava tutto tornato a posto. Poi però è arrivata la nuova botta, con una recidiva. Quindi un secondo trapianto che non era andato bene e l’ultima speranza, una cura sperimentale a Bergamo. All’inizio Sinisa aveva reagito bene, ma poi è arrivato il crollo che l’ha portato alla morte.
Oggi ci sono mille occasioni per ricordarlo, soprattutto quando si affrontano le squadre nelle quali ha giocato oppure che ha allenato in carriera. Come il Bologna, che con lui su era risollevato e con Thiago Motta sta volando.
Al club emiliano però è legato un retroscena che non tutti conoscevano e che ora ha raccontato la vedova. Intervistata da Il Messaggero ha spiegato che al marito era spiaciuto molto che i rossoblù interrompessero il rapporto con lui nel 2022.
Ma comunque hanno fatto un grande gesto: “Il Bologna ha scelto un’altra strada e non posso giudicare: ha onorato lo stipendio di mio marito fino alla scadenza del contratto. Un gesto straordinario, che in un momento di sbandamento mi ha dato delle sicurezze. Nessuno mi ha dimenticato, una società speciale e una città speciale”. Come era suo marito.
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