Little Big Italy, le ‘accuse’ di Francesco Panella agli autori: ecco cosa succede dietro le quinte

Francesco Panella ha svelato un retroscena davvero inaspettato che riguarda Little Big Italy e che nessuno avrebbe mai immaginato.

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Little Big Italy, le ‘accuse’ di Francesco Panella agli autori: ecco cosa succede dietro le quinte (Instagram – Immezcla.it)

Con “Little Big Italy”, lo show culinario che si propone di scovare i veri ristoranti italiani all’estero, Francesco Panella ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico. Grazie al suo stile unico, si è imposto come un presentatore empatico, simpatico e naturale. In ogni episodio, il ristoratore romano riesce a stabilire un legame speciale sia con gli espatriati che lo accompagnano nel Paese straniero sia con i ristoratori che lo accolgono nelle loro cucine.

Uno dei momenti più iconici di ogni puntata è l’inizio, quando Panella arriva nella nuova città straniera e si siede al tavolo di un ristorante italiano qualunque, ordinando un piatto a caso. Di solito, ciò che gli viene servito è un abominio culinario: pasta eccessivamente cotta con ingredienti improbabili o un secondo piatto lontano dalla tradizione italiana.

Questo confronto con preparazioni a dir poco discutibili ha un suo scopo. Ogni volta, Panella affronta il piatto con evidente disappunto, lo assaggia e pronuncia la frase ormai famosa: “Questo non è un piatto italiano: da Little Big Italy voglio di più, molto di più!”.

In una recente intervista, Francesco Panella ha rivelato un interessante retroscena riguardo a queste scene che solitamente aprono le puntate di “Little Big Italy”. Sono piatti reali serviti da veri ristoranti? O è tutto costruito?

Francesco Panella, il retroscena sugli autori di Little Big Italy

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Francesco Panella, imprenditore e ristoratore famosissimo in tutto il mondo (Instagram – Immezcla.it)

Il momento clou del programma, l’assaggio del piatto disgustoso, è chiaramente un espediente narrativo fondamentale per introdurre il tema dell’episodio: trovare veri ristoranti di cucina italiana all’estero grazie ai consigli degli italiani che si sono trasferiti lì.

Intervistato da TvBlog, Panella ha ribadito la sincerità del suo programma, affermando che ogni storia raccontata non è costruita. L’unico artificio drammatico è l’assaggio “al buio” che introduce ogni nuova puntata. Ridendo, Panella ha confessato di avere difficoltà a mangiare quei piatti: “È colpa degli autori che scelgono questi ristoranti, ovviamente esistenti, che servono davvero quei piatti”.

“Io entro senza sapere nulla e mi trovo quei piatti lì”, ha continuato il ristoratore e imprenditore romano, proprietario del rinomato Antica Pesa, con sedi a Roma e Brooklyn. “Capisci che abbiamo dei problemi seri con la cucina italiana nel mondo! Diciamo anche che sono l’unico italiano sfortunato che va in giro per il mondo e riesce a mangiare male… Direi che mi merito una targa, un bollino anche io!”.

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