Il retroscena che ha confessato Lino Banfi qualche tempo fa e che ha fatto impazzire tutti i suoi fan: è successo davvero.
Lino Banfi, celebre comico degli anni ’80, è un attore di successo dalla carriera eclettica e versatile, noto soprattutto per la sua vena comica. Pur avendo interpretato diversi ruoli nel corso della sua lunga carriera, è il suo talento nel campo della commedia a prevalere. Recentemente ha partecipato a Ballando con le stelle con grande entusiasmo, ma ha deciso di lasciare il programma dopo poche puntate, sentendo che il suo percorso era giunto al termine.
Per molti, l’attore è conosciuto come Nonno Libero, il personaggio che ha interpretato nella serie TV di successo “Un medico in famiglia”. La perdita della sua amata moglie Lucia lo ha profondamente segnato. Lucia, che lo ha sempre sostenuto e aiutato nel perseguire i suoi sogni di attore, è stata una presenza fondamentale nella sua vita. Lino non esita a riconoscere il suo contributo, ammettendo che in momenti difficili è stata lei a mantenere la famiglia mentre lui si dedicava alla carriera cinematografica.
Lino Banfi shock: il retroscena che nessuno conosce
In un’intervista con Aldo Cazzullo per Il Messaggero, Lino Banfi ha parlato dell’ascesa della sua carriera e della sua vita privata. Esprime la convinzione che Lucia lo stia aspettando dall’al di là e non vede l’ora di riunirsi a lei. Inoltre, rivela alcuni dettagli del suo rapporto con Papa Francesco, con cui si è incontrato più volte e con cui ha instaurato un legame telefonico. Il Pontefice gli ha persino scritto una lettera di conforto e affetto alla morte di Lucia, gesto che Banfi ha apprezzato enormemente. Parlando della sua infanzia, Lino ricorda il padre ortolano e dedica parole affettuose alla madre, sottolineando il suo ruolo importante nella sua vita.
L’attore pugliese mostra un grande entusiasmo per la sua vicinanza a Papa Francesco, offrendosi addirittura di fare da giullare al Vaticano e di far ridere il Pontefice quando è triste. Rivela anche che il suo legame con la Chiesa è iniziato fin dalla giovane età, quando entrò in seminario, ma fu allontanato a causa del suo comportamento indisciplinato. Il vescovo monsignor Di Donna gli rivelò che la sua vera vocazione non era il sacerdozio, ma far ridere la gente.