C’è un errore che commettiamo tutti e che fa gonfiare più del dovuto la bolletta della luce: riguarda il cattivo uso dei nostri elettrodomestici.
Insieme al carburante, il caro energia è uno dei peggiori incubi degli italiani, che si ingegnano un po’ in tutti i modi per cercare di capire come risparmiare sulla bolletta della luce. Anche pochi euro di taglio mensile possono fare la differenza alla fine dell’anno.
Fatto sta che in tanti vanno alla ricerca di soluzioni di ogni genere nel tentativo – più o meno coronato dal successo – di abbattere in qualche maniera il costo dell’energia e il suo impatto sul bilancio familiare. Ma come ha detto qualcuno, spesso facciamo fatica ad accorgerci di dettagli che abbiamo praticamente sotto il naso.
Le cose troppo vicine somigliano in questo a quelle troppo lontane: fatichiamo a vederle. Eppure, basterebbe poco per notare un aspetto quasi sempre trascurato e che potrebbe farci risparmiare in bolletta. Riguarda un errore commesso da tutti che fa lievitare le spese per l’elettricità. Ecco quello che non dobbiamo fare mai con gli elettrodomestici di casa.
Attenzione all’errore che fa gonfiare la bolletta della luce: lo commettono tutti
Quasi mai ci facciamo caso, ma spesso e volentieri lasciamo alcuni elettrodomestici collegati alla presa della corrente anche quando rimangono inutilizzati. Dimentichiamo così – o forse ignoriamo – che anche quando sono in stand by gli apparecchi (sebbene tecnicamente non sono in funzione) consumano comunque energia elettrica. In quantità minima, certo, ma che alla lunga rappresenta un costo non indifferente.
Non si tratta tanto del singolo elettrodomestico lasciato collegato alla presa che, se preso singolarmente, non va ad incidere molto nel consumo generale di casa. Ma quando a rimanere in stand by per tutto l’anno sono diversi dispositivi, beh, il discorso cambia e i costi possono pesare in maniera anche significativa. Quello che in gergo viene chiamato “carico fantasma”, infatti, consiste nel fatto che gli elettrodomestici in stand by continuano a scaricare elettricità in maniera silenziosa.
Ci sono almeno 3 tipi di carico fantasma. In primo luogo esiste quello dei dispositivi lasciati accesi accidentalmente (come il computer). Ma c’è anche quello degli elettrodomestici in uso costante, anche se non utilizzati di continuo: pensiamo al frigorifero. Infine, ci sono gli apparecchi che ci siamo dimenticati accesi, per semplice errore. Un esempio classico è la macchinetta del caffè. Secondo le stime, il carico fantasma degli elettrodomestici in stand by è pari a un consumo medio di 305 kWh all’anno.
Se vi sembra poco, calcolate che si tratta di un valore corrispondente all’incirca all’11% del consumo totale dell’energia di casa. Meglio, dunque, spegnere gli apparecchi che non adoperiamo di frequente staccandoli dalla presa della corrente. Può essere utile, inoltre, usare una multipresa dotata di interruttore dell’alimentazione. In questa maniera, anche se gli apparecchi rimangono collegati alla presa di corrente, non alimenteremo carichi fantasma.