È stata individuata una nuova variante del morbillo che sfugge a ogni test. Ecco tutti i dettagli su questo nuovo virus.
Sono stati individuati nell’area di Milano cinque casi di una nuova variante di morbillo. Classificata come Genotipo D8, la notizia arriva dall’Università Statale di Milano e dall’Istituto Superiore di Sanità. I ricercatori stanno avendo difficoltà a trovare la variante con i test diagnostici usati al momento e hanno chiesto che sia data priorità urgente ad aggiornamenti dei test per trovare tutti i ceppi del virus in circolazione.
Al momento non è ancora stato trovato un legame epidemiologico tra i cinque casi in questione. Tre di questi casi sono il risultato di viaggi recenti, rispettivamente in Thailandia, Italia meridionale e Uzbekistan. Finora i casi sono stati confermati tramite rivelamento di immunoglobuline specifiche al virus, grazie a un test sull’RNA del morbillo nei campioni di urina e in un tampone orofaringeo.
I pazienti che hanno viaggiato in Italia e Thailandia hanno dimostrato tre mutazioni nel morbillo, individuate in precedenza da ricercatori svizzeri. Queste mutazioni avvengono all’interno di una certa nucleoproteina generalmente usata per i test rapidi. Queste mutazioni non appaiono in nessuno dei 614 ceppi conosciuti di morbillo. I ricercatori ritengono che questa nuova variante del morbillo, nata in Svizzera, sta cominciando a circolare in Italia rapidamente. È dunque importante aggiornare rapidamente i test per permettere di trovare la nuova mutazione in tempo e rallentarne la circolazione.
Il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha pubblicato una relazione sul nuovo morbillo il 16 febbraio. Secondo questa, il numero di nuovi casi è preoccupante, soprattutto nelle zone con pochi vaccini. Il gruppo più a rischio sono i bambini sotto i 12 mesi, in quanto non possono ricevere il vaccini. Tutti i gruppi che in generale non hanno ricevuto vaccini e i bambini immunodepressi corrono gravi rischi per colpa del nuovo ceppo.
È stato inoltre spiegato che sono necessarie almeno due dosi sul 95% della popolazione per interrompere la diffusione del morbillo. Le autorità sanitarie devono quindi aumentare la copertura vaccinale e migliorare la capacità di rilevare il virus. Molto importante, per chi non l’ha ancora fatto, correre a fare il vaccino contro il morbillo, soprattutto per i figli, essendo la soluzione più efficace contro la malattia.
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