La cautela non è mai abbastanza quando si tratta di messaggi da parte di chi si presenta come ente: la truffa targata INPS.
Non vi è limite alla fantasia dei criminali informatici – e non solo – che ogni giorno escogitano un piano per truffare il malcapitato di turno. Questa, purtroppo, è la realtà italiana, che con l’espansione della tecnologia ha giocato nella confusione degli utenti, soprattutto coloro che si affacciano con fatica al mondo degli smartphone e dei servizi online.
Può capitare a tutti di cadere vittima di un messaggio, un’e-mail o una telefonata truffaldina, poiché le tecniche utilizzate sono sempre più elaborate e difficilmente captabili, almeno prima che il malintenzionato abbia rubato ciò che cercava. In questo mondo in continua evoluzione, l’informazione è l’unico mezzo per tutelarsi e adottare la giusta prudenza davanti atteggiamenti potenzialmente insoliti da parte di una sedicente banca che avvisa il cliente di una frode sul conto o, come in questo caso, l’INPS che chiede la verifica dei dati.
Truffa INPS, la richiesta via SMS
Come sappiamo, l’Istituto della Previdenza Sociale fornisce supporto, che sia una pensione, che sia un assegno. I truffatori, dal canto loro, giocano sull’urgenza, ossia la fretta che viene messa all’utente nel compiere un’azione prima che sia troppo tardi.
In questo caso, il messaggio è il seguente: “Gentile utente, verifichi i suoi dati per continuare a percepire i suoi benefici presso Inps. Per proseguire…” e segue un link da cliccare. Tuttavia, se si clicca non si accede all’INPS, ma si da il consenso a qualche cybercriminale che ha come unico scopo quello di impossessarsi dei dati dell’ignaro utente; sia che si tratti di coordinate bancarie, che altre informazioni potenzialmente pericolose.
A scovare questa truffa pare essere stato un 58enne bollatese che, da quanto possiamo dedurre, non ha mai avuto un buon rapporto con l’INPS. “Continuare a percepire i benefici?? – ha affermato a Il Notiziario – Quando ho letto quel messaggio, prima di capire che era un raggiro, mi è venuto il nervoso, perché io dall’INPS non ho mai ricevuto nessun beneficio, ma solo problemi!”.
Insomma, più chiaro di così non si può. Purtroppo però, non tutti i casi sono simili a quello del protagonista, poiché diverse persone in condizioni di disagio potrebbero cascare nel tranello e perdere realmente i sostegni percepiti, ma a causa dello stesso raggiro. La morale di questa storia? Non importa quale sia l’ente in questione, prima di cliccare su qualsiasi link è bene assicurarsi della fonte del messaggio e chiamare direttamente l’ufficio in caso di dubbi.