L’INPS ha comunica ufficialmente a tutti quali sono le tre vie per aumentare la pensione. In molti hanno deciso di farlo: ecco quali sono le novità.
Sono tanti i pensionati in Italia che devono fare i conti con un assegno pensionistico troppo basso e non all’altezza della qualità della vita. Ci sono però tre modi per aumentare l’importo e vivere quanto mano in maniera dignitosa.
Il tema pensionistico è tra i più dibattuti in politica, questo perché le pensioni nel nostro paese sono tra le più basse all’interno dell’Unione Europea, creando grandi disagi alla popolazione più anziana. Soprattutto perché le tasse sono alte e tanti anziani non riescono a vivere bene con l’assegno che prendono ogni mese.
Non stupisce come alcuni anziani che hanno la possibilità decidano di trasferirsi all’estero dopo aver lavorato molti anni. Le carriere discontinue e il dilemma della disoccupazione sono state tra le cause di queste pensioni troppo basse. Per fortuna però ci sono tre vie per aumentare la pensione dettate dall’INPS.
Aumentare la pensione: i 3 trucchi rivelati dall’INPS
Per chi percepisce gli assegni previdenziali troppo bassi per vivere può affidarsi a uno dei trucchi proposti dall’INPS per aumentare il proprio assegno mensile e avere così una pensione più alta e soddisfacente, dando loro la possibilità di vivere in maniera dignitosa e arrivare a fine mese.
Il primo trucchetto è l’integrazione al trattamento minimo dedicato ai redditi più bassi, i quali hanno la possibilità di integrare il proprio assegno pensionistico sino a 567 euro, mentre gli over 65 possono vedere un aumento anche fino a 600 euro al mese.
In alcuni casi si parla anche di incremento al milione, le cui pensione potrebbero avere un incremento fino a 700 euro di più al mese. Un somma che permetterebbe agli anziani ed ex lavoratori di respirare, coprendo così tutte le spese fisse e allo stesso tempo optare anche di mettere qualcosa da parte.
L’ultimo trucchetto per poter aumentare gli assegni pensionistici è l’assegno sociale, una misura che viene riconosciuta a coloro che vivono in uno stato di indigenza. L’importo viene modificato ogni anno in quanto è soggetto a rivalutazione. Lo scorso anno l’importo ha corrisposto a 503,27 euro al mese. È bene sapere che la misura spetta a coloro che hanno compiuto 67 anni e hanno un reddito annuo che non superi i 6.542,51 euro.