Informazioni segrete e password sono state rubate e messe nel dark web: ecco come capire se ci sono anche le tue online.
Nel marzo dell’anno scorso, Google ha introdotto il “dark web report” per assistere gli utenti nel rilevare informazioni compromesse. Da quel momento, l’azienda ha esteso l’accesso a questo strumento. Attualmente, è disponibile con limitazioni per gli utenti non abbonati sulla pagina Google One, e verso la fine di questo mese sarà accessibile gratuitamente nella sezione “Risultati su di te”.
Il dark web rappresenta quella porzione del deep web che non è indicizzata dai motori di ricerca. È un ambiente in cui gli utenti possono mantenere anonima la propria identità e posizione, facilitando l’uso da parte di criminali informatici per la condivisione di dati rubati in caso di violazioni di sicurezza, oltre a molte altre attività illecite come la vendita di sostanze stupefacenti.
Come sfruttare immediatamente il report gratuito sul dark web In un mondo interconnesso, le fughe di dati sono una realtà concreta, e conoscere se i nostri dati personali siano finiti nel dark web è cruciale per prendere provvedimenti adeguati e proteggere la nostra sicurezza. A differenza del web di superficie, il dark web non è accessibile tramite motori di ricerca comuni, richiedendo invece competenze tecniche specifiche e software specializzati.
Password rubate e messe nel dark web: ecco come funziona
Il “dark web report” di Google è uno strumento efficace per rilevare eventuali violazioni dei dati e adottare misure preventive. Monitora il dark web alla ricerca di informazioni personali, come nomi, username, indirizzi e-mail, password, date di nascita, numeri di telefono e indirizzi di casa, notificando l’utente se tali dati vengono trovati.
Sebbene la migrazione dello strumento a “Risultati su di te” sia prevista per la fine del mese, è possibile utilizzarlo gratuitamente già da oggi per un’analisi preliminare del proprio account. Anche senza un abbonamento, si può accedere alla pagina di Google One da computer o smartphone, cliccando su “Prova adesso” e successivamente su “Esegui analisi”. I risultati dell’analisi del proprio indirizzo e-mail saranno visualizzati poco dopo.
Se il tool non rileva informazioni sul dark web, l’utente sarà informato. Al contrario, se vengono trovate informazioni, verrà visualizzato il messaggio “Le tue informazioni sono state trovate nel dark web”, accompagnato da un riepilogo dei dati trovati. A questo punto, è consigliabile cliccare su “Visualizza tutti i risultati” per agire rapidamente. A sinistra saranno visibili le origini della violazione, mentre a destra sarà indicato il tipo di informazione compromessa.
Lo strumento suggerisce automaticamente una serie di misure di sicurezza, come cambiare password e attivare l’autenticazione a due fattori. Se sono trapelati dati come nome o data di nascita, le azioni possibili sono limitate. Tuttavia, migliorare le pratiche di sicurezza digitale, evitando il riutilizzo delle password e proteggendo meglio i propri dati, è sempre una scelta saggia per prevenire future violazioni.