Cala il costo della materia prima, ovvero del gas, eppure le bollette aumentano, e non di poco. Scopriamo il perché e gli utenti più colpiti.
Materia prima giù e bollette su: ma perché ciò avviene? Perché se il gas costa meno i prezzi in bolletta continuano ad aumentare, per una previsione di +179,00 Euro all’anno per la famiglia italiana tipo? Ebbene, la causa è da ricercare nella quota fiscale delle bollette. E gli effetti si percepiscono già per il mese di Gennaio, tanto per i clienti passati al mercato libero quanto per quelli rimasti nel regime tutelato.
A confermarlo anche Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ha pubblicato sul proprio sito istituzionale le tabelle con i nuovi prezzi. E ciò che si può notare è che il costo del gas è sceso dai 36,30 Euro a Mwh del mese di Dicembre ai 31,19 Euro a Mwh del mese di Gennaio, insieme anche ad una timida diminuzione dei costi di trasporto. Ma allora perché il rialzo?
Ebbene, se da un lato gas e distribuzione costano meno, dall’altro l’IVA e gli oneri di sistema, ovvero il valore della componente fiscale, costano di più. Solo il il ripristino delle normali aliquote IVA, infatti, ha fatto aumentare il prezzo – calcolato per cliente tipo – dai 97,79 centesimi di Euro per metro cubo ai 104,56 centesimi di Euro.
Come dichiarato dall’UNC – Unione Nazionale Consumatori, il rincaro medio per le famiglie italiane nel corso dell’anno sarà di 179,00 Euro. Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione, ha spiegato così le motivazioni: “Nonostante il crollo del costo del gas nei mercati all’ingrosso, per colpa della decisione nefasta del Governo di aumentare dal primo Gennaio l’IVA e gli oneri di sistema, il prezzo del gas sale del 6,9%”.
Ed ha poi continuato ponendo l’accento sul confronto con il Gennaio 2021, che evidenzia un rialzo davvero significativo, definito non a torto “astronomico”: ovvero +48%. Ed anche i clienti rimasti nel mercato tutelato subiranno gli aumenti in bolletta, ovvero i contribuenti definiti “vulnerabili” perché versanti in condizioni economiche svantaggiate, come i percettori del Bonus Sociale, gli over 75 ed anche gli occupanti di strutture abitative di emergenza a causa di calamità nonché i disabili.
Insomma, non erano in pochi ad averlo previsto ed in effetti il taglio degli sconti per i costi dell’energia si è rivelato fino ad ora particolarmente controproducente per le tasche delle famiglie italiane. Ora si attendono i dati per il mese di Febbraio che l’Arera pubblicherà nei primi giorni di Marzo. Sperando che non piova sul bagnato.
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