Se hai ricevuto sul tuo computer un messaggio simile a: “Questo pc è bloccato”, sappi che sei vittima di una nuova truffa. Ecco come funziona.
La minaccia di truffe online è sempre presente, ma questa volta si rivela particolarmente insidiosa, con presunti messaggi provenienti addirittura dalla Polizia di Stato. Durante la normale navigazione su Internet, è possibile che si aprano finestre emergenti che simulano un sito web contraffatto della Polizia di Stato. Questa falsa schermata avvisa l’utente che il suo computer è stato bloccato e che ha tempo 12 ore per pagare una multa di 610 euro, altrimenti rischia l’arresto per la presunta visita a siti pedopornografici.
In questa pagina truffaldina, viene richiesto di inserire i dati personali e quelli della carta di credito, dai quali i truffatori preleveranno l’importo richiesto. Si tratta di un tentativo di truffa particolarmente sofisticato e pericoloso. È fondamentale non cadere nella trappola e segnalare immediatamente il tentativo di frode al sito della Polizia postale: ecco come funziona questo terribile tentativo di truffa che purtroppo nel corso degli anni sta mettendo nel sacco davvero milioni e milioni di italiani che purtroppo ci sono cascati quando, nella realtà dei fatti, il loro computer non era assolutamente sotto scacco, anzi.
Truffa pc bloccato, come funziona? La Polizia avverte
È importante ricordare che le forze di polizia non richiedono il pagamento di multe o altre somme in modo così minaccioso e tramite modalità così poco ortodosse. Le procedure di riscossione delle multe seguono procedure standard e ufficiali, e non implicano il blocco immediato del dispositivo dell’utente.
Se vi trovate vittime di questo tentativo di raggiro, mantenete la calma e spegnete immediatamente il dispositivo che state utilizzando. Al riavvio, eseguite una scansione completa con un antivirus aggiornato per assicurarvi che il vostro sistema non sia stato compromesso. La truffa online è un fenomeno sempre in evoluzione e è importante essere vigili e informati per proteggere se stessi e i propri dati personali. Collaborando con le autorità competenti, possiamo contribuire a contrastare questo tipo di criminalità e proteggere gli utenti dalla frode online.