Il numero esatto di conti corrente per essere felici: assurdo ma vero

Sapevi che esiste un esatto numero di conti corrente che dovresti avere per essere davvero felice? Sembra assurdo ma è tutto vero.

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Il numero esatto di conti corrente per essere felici: assurdo ma vero (Immezcla.it)

Ogni individuo tende a perseguire la felicità, cercando di raggiungerla attraverso l’amore, che porta tranquillità, e un lavoro gratificante. Tuttavia, ottenere entrambi contemporaneamente non è sempre possibile. Ci sono persone che trovano equilibrio e benessere concentrandosi su uno solo di questi aspetti.

Esiste però un ulteriore fattore che può contribuire significativamente alla felicità e che spesso viene trascurato. Avere una gestione finanziaria attenta, con un occhio di riguardo per il proprio conto corrente, può fare la differenza. Talvolta, possedere più di un conto può offrire una maggiore serenità e ridurre le preoccupazioni legate alle spese.

Arrivare alla fine del mese senza troppe difficoltà è una sfida per molti, soprattutto quando si devono affrontare spese fisse come mutuo o affitto. È essenziale avere un conto corrente che offra condizioni vantaggiose per evitare ulteriori stress finanziari.

Quanti conti corrente dovresti avere? La risposta definitiva

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Ecco quanti conti corrente dovresti avere (Immezcla.it)

Molti non ci pensano, ma avere più di un conto corrente può aumentare il livello di tranquillità. La legge non impone un limite al numero di conti che si possono possedere, quindi si potrebbe considerare l’idea di aprire più conti, preferibilmente a costo zero, offerti da diverse banche. Gli esperti di finanza suggeriscono di avere almeno tre conti: due conti correnti e un conto deposito, ciascuno con una funzione specifica.

Il primo conto dovrebbe raccogliere tutte le entrate, come stipendi, pensioni, affitti o altri guadagni mensili. Questo conto dovrebbe anche essere utilizzato per le spese fisse, come bollette, mutui, affitti e abbonamenti vari, in modo da avere un saldo netto una volta detratte tutte le uscite previste.

Il secondo conto, anch’esso a costo zero, potrebbe essere utilizzato per le spese variabili, che non possono essere previste con precisione. Questo conto potrebbe essere associato a una carta di credito, utile per acquisti e spese non programmabili.

Il terzo conto dovrebbe essere un conto deposito, scelto con l’obiettivo di generare un ritorno economico, ma con la possibilità di accedere ai fondi rapidamente in caso di emergenze. Idealmente, questo conto e il secondo dovrebbero essere alimentati all’inizio del mese, garantendo sempre una riserva per le necessità impreviste.

Non è necessario che su ciascuno di questi conti ci siano grandi somme, poiché i fondi saranno distribuiti tra i tre conti. L’importante è mantenere la calma e non preoccuparsi se i saldi non sono elevati.

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