Da un recente studio, è emerso che l’istruzione rischia di essere economicamente insostenibile per le famiglie. Vediamo come risparmiare.
Dai dati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, è emerso che, rispetto al 2023, le famiglie dovranno sborsare cifre da capogiro per permettere ai propri figli di andare a scuola o all’università. Si tratta, infatti, di una delle principali spese che gravano sul bilancio familiare e si teme che l’istruzione possa diventare un privilegio riservato a pochi.
Il diritto allo studio è riconosciuto dalla Costituzione e va garantito a tutti ma, in molti casi, i padri e le madri non sono in grado di affrontare le spese scolastiche e universitarie. Per evitare che questo accada, si possono mettere in atto delle strategie che consentono di risparmiare. Scopriamo in cosa consistono.
Quanto costa mandare i figli a scuola? Le regole per ridurre le spese
La società di consulenza finanziaria “Plannix” ha pubblicato i risultati di una ricerca relativa al costo dell’istruzione, dalla quale è stato riscontrato che, lo scorso anno, le famiglie, in media, hanno speso circa 135 mila euro per far studiare i figli.
Rispetto al 2022, è stato registrato un aumento del 3,7% dei costi. Se, poi, si considerano le iscrizioni presso le università più prestigiose, la cifra può arrivare addirittura a 500 mila euro. In pratica, per uno studente che è in regola con gli esami, si spendono quasi 2.250 euro al mese. Ma quanti sono in grado di investire queste somme?
Si tratta di un problema da non sottovalutare, se si pensa che gli stipendi diminuiscono sempre di più, soprattutto nel Sud Italia, dove non arrivano a 2 mila euro al mese. In molti casi, le borse di studio non sono sufficienti a coprire il costo totale. Allo stesso modo, gli studenti che decidono di autofinanziarsi andando a lavorare, rischiano di rallentare il percorso di studi, di rimanere indietro e, di conseguenza, di ritardare il traguardo e dover pagare più tasse.
Per gli esperi finanziari, la soluzione migliore consisterebbe nel programmare le spese per l’istruzione dei figli già prima della loro nascita, attraverso appositi investimenti. Un’ottima scelta potrebbe essere la sottoscrizione dei Buoni Postali dedicati ai Minori, che consentono di ottenere una notevole somma di denaro al compimento della maggiore età del titolare. I soldi investiti, dunque, possono essere utilizzati per le spese d’istruzione.
Per evitare rischi, l’ideale sarebbe progettare tali spese con almeno 18- 20 anni di anticipo. Ovviamente, questo comporta dei sacrifici non indifferenti da parte delle famiglie e, soprattutto, presuppone che si abbia a disposizione un capitale da dedicare a tale scopo. Le coppie che hanno intenzione di mettere su famiglia, dovrebbero pensare fin da subito a un accurato piano d’azione.