Se hai un parente all’interno di una casa di riposo, sappi che purtroppo c’è una legge che ti farà letteralmente infuriare: ecco di cosa si tratta.
Negli ultimi anni, il numero di anziani all’interno di case di riposo e RSA è cresciuto significativamente, soprattutto a seguito della pandemia. Tra il 2017 e il 2022, gli anziani presenti in RSA e con più di 65 anni sono aumentati da 296.000 a 362.000. In particolare, nel 2022 si è registrato un incremento del 2,5% degli anziani sopra i 65 anni e del 4,6% degli anziani sopra i 75 anni che hanno avuto almeno un ricovero in RSA. Una domanda frequente riguarda la necessità per questi anziani di trasferire la loro residenza nelle strutture. Non tutti gli anziani che si trovano in case di riposo o RSA devono spostare la propria residenza, poiché dipende dalla durata della permanenza e dalla necessità di cure.
Se un anziano si trasferisce in una RSA solo temporaneamente per ricevere cure specifiche, non è obbligato a cambiare residenza, anche se il periodo di cura è prolungato. Al contrario, un anziano che necessita di assistenza continua e cure costanti, senza la prospettiva di tornare alla propria abitazione, deve trasferire la propria residenza presso la struttura.
Parente in RSA? Ecco la legge che ti farà infuriare
Questo cambiamento può influenzare il quadro fiscale dell’anziano, con possibili agevolazioni sulla tassa dell’immobile e sui tributi, variabili in base alle normative comunali. Tuttavia, il cambio di residenza non comporta necessariamente il cambio del domicilio fiscale, che può rimanere presso la casa di origine, permettendo vantaggi come l’esenzione dall’IMU.
Quando la casa di riposo e l’abitazione dell’anziano si trovano nello stesso comune, è necessario procedere con l’assegnazione di un medico. L’anziano può anche considerare di cambiare il domicilio per assicurarsi che tutte le comunicazioni siano ricevute presso la casa di riposo invece che alla sua residenza originale. In alcuni casi, le case di riposo e le RSA richiedono agli ospiti di trasferire la residenza nella struttura per poter accedere ai finanziamenti pubblici. Chi desidera accedere a queste strutture specifiche potrebbe quindi essere costretto a cambiare la propria residenza per soddisfare tali requisiti.