Il dramma atroce che Francesco Facchinetti non è più riuscito a portarsi dentro: quelle storie, poi cancellate, erano diventate virali.
Francesco Facchinetti non si era trattenuto, qualche tempo fa, nel manifestare la sua profonda indignazione riguardo alla rapina drammatica subita da suo padre, Roby, nella residenza di famiglia a Bergamo. L’ex idolo dei teenager, noto anche per aver cantato la famosissima “Canzone del Capitano”, ha esposto chiaramente le sue convinzioni sulle cause di tale evento: ha attribuito l’insicurezza diffusa nel Paese all’incapacità e all’indifferenza dei politici.
Attraverso una serie di storie su Instagram, in seguito rimosse dal suo profilo, il famoso figlio d’arte si ritrae mentre viaggia in auto, verosimilmente diretto alla dimora paterna, dove il celebre cantante dei Pooh ha vissuto il terribile trauma di essere minacciato da tre individui armati.
Facchinetti Jr. aveva confermato il drammatico episodio subito dalla sua famiglia all’interno della propria abitazione, sul quale si erano già mossi parecchi siti e giornali, esprimendo il proprio sgomento di fronte a una situazione che sembrava appartenere soltanto al mondo della finzione cinematografica, non immaginando mai che potesse coinvolgere direttamente lui.
Francesco Facchinetti dopo la rapina a suo papà Roby: lo sfogo drammatico
Successivamente, aveva preso di mira l’Italia e le sue istituzioni, colpevoli, a suo dire, di aver trasformato il Paese in un luogo insicuro e pericoloso, esponendo così tutta la sua tristezza e amarezza riguardo alla situazione attuale, sottolineando che il possesso di una villa non dovrebbe essere considerato una condanna e che guadagnare onestamente non dovrebbe essere motivo di tale condanna.
Inoltre aveva anche avuto modo di criticare aspramente il governo e le forze politiche di destra e sinistra per la loro incapacità nel mantenere il controllo e l’ordine nel Paese, accusandoli di interessi personali e di propaganda anziché di effettiva governance.
La gravità della situazione, secondo Facchinetti, giustifica addirittura la fuga all’estero, evidenziando la necessità di garantire un ambiente sicuro per la sua famiglia, spiegando così la sua decisione di trasferirsi in Svizzera come una scelta dettata dalla volontà di non voler crescere i propri figli in un contesto di insicurezza e paura.
L’uomo, ex compagno di Alessia Marcuzzi, aveva anche concluso il suo sfogo con una serie di dure critiche, definendo coloro che hanno contribuito a rendere l’Italia un Paese insicuro come “capre ignoranti”, sottolineando la sua delusione e frustrazione nei confronti della situazione attuale. Successivamente, decide di eliminare le storie, forse pentito per il tono acceso utilizzato.