Lo chiamano Forest Bathing e non è la classica “passeggiata nel bosco”: la tradizionale e potentissima attività giapponese per ritrovare la felicità.
Che stare a contatto con la natura in ogni sua forma sia un’attività salutare è noto, ma perché i suoi benefici arrivino davvero e migliorino radicalmente la qualità della nostra vita è importante farlo nel modo giusto.
Lo sanno bene i Giapponesi che, per indole culturale, sono in grado di trasformare ogni più semplice gesto in un rituale di meditazione, purificazione e talvolta di guarigione. In Giappone l’attività di “immergersi nella natura” si chiama Shinrin Yoku e comprende varie attività, tutte finalizzate però a indurre una più profonda connessione tra i sensi e l’ambiente naturale circostante.
I benefici psicofisici di questa attività sono estremamente evidenti e fanno bene soprattutto a chi soffre di problemi e patologie legate all’ansia e alla pressione alta.
Riuscire a stabilire una connessione profonda con l’ambiente naturale di una foresta o di un bosco, infatti, agisce a moltissimi livelli sul nostro organismo, e tutti benefici. Oltre ai benefici derivanti esclusivamente dall’atteggiamento mentale con cui approcciamo a questa attività, ci sono anche importanti benefici fisici indotti dalle sostanze che determinati tipi di alberi rilasciano nell’aria.
Per esempio alcuni studi scientifici eseguiti in Giappone e Corea del Sud hanno dimostrato che faggi, abeti rossi, pini silvestri e larici sono in grado di rilasciare alte dosi di monoterpeni, le sostanze profumate responsabili dell’aroma degli oli essenziali.
Per fare in modo da ottenere tutti i possibili benefici dal Forest Bathing è necessario prima di tutto scegliere il momento dell’anno in cui gli alberi sono in piena foliazione, cioè quando la produzione di monoterpeni è al massimo.
In genere questo momento coincide con la fine della primavera e l’inizio dell’estate, ma vale la pena ricordare che anche in autunno le lunghe passeggiate nei boschi hanno un potente effetto positivo sul nostro benessere psicofisico in virtù della bellezza quasi pittorica del foliage, cioè del cambiamento di colore delle foglie.
Secondo gli studi per essere certi di “fare il pieno” di sostanze e di sensazioni benefiche è necessario passeggiare almeno 10 ore (ma meglio 12) in un bosco nell’arco di massimo 3 giorni.
L’immersione totale nella natura boschiva ci permetterà di ridurre ansia, stress e pressione sanguigna. Tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, migliorare la risposta del sistema immunitario e infine migliorare la qualità del sonno.
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