Il campione ha parlato per la prima volta al grande pubblico della sua malattia: shock tra gli appassionati di ciclismo
Anche i campioni del mondo dello sport sono vulnerabili alle malattie, purtroppo anche a quelle che molto spesso provocano tanto dolore. In Italia, negli ultimi anni, abbiamo avuto tanti casi di campioni che hanno annunciato di aver intrapreso la loro battaglia più grande.
Di recente, direttamente dalla Scozia, uno dei più grandi sportivi del suo paese ha parlato per la prima volta della sua battaglia contro il cancro. Per il momento sta tenendo bada alla malattia, ma è consapevole che necessiterà ancora di tempo prima di considerarsi guarito.
La leggenda del keirin Chris Hoy, più volte oro olimpico, ha sconvolto gli appassionati di questa disciplina: ha il cancro dal 2023 e si sta curando da oltre dodici mesi.
Ciclismo, Chris Hoy shock: “Ho il cancro da un anno”
Non un atleta qualsiasi, ma uno degli atleti più grandi dello sport britannico (nella sua disciplina dietro solo a Jason Kenny). Chris Hoy, 47 anni, ritiratosi dalle scene nel 2013 può vantare numeri cari a pochi altri: sei ori olimpici e due argenti conquistati a partire da Atene 2004 per finire con Londra 2012.
Otto anni di dominio totale nella sua disciplina e che gli sono valsi il titolo di ‘Sir’ e grande notorietà soprattutto nella sua Scozia (dove, tra l’altro, gli è stato intitolato persino un velodromo).
Chris Hoy ha annunciato dunque che ha un tumore: “Un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro, è stato uno shock. Non avevo mai avuto sintomi sino a quel momento“, ha detto Hoy sul suo profilo Instagram.
L’ex campione olimpico di Edimburgo sperava di “mantenere private queste informazioni“, ma per forza di cose ha dovuto parlarne al suo pubblico probabilmente per rispetto nei suoi confronti.
“Pur essendo grato per il supporto ricevuto, intendo affrontare questo problema in privato. Il mio affetto va a tutti coloro che stanno affrontando il mio stesso problema in questo momento“.
Hoy è stato uno dei più famosi atleti britannici nei primi anni 2000 e, assieme al dirigente sportivo Dave Brailsford, ebbe il merito di rilanciare dal punto di vista mediatico e sportivo il ciclismo britannico. Si è ritirato nel 2013, a distanza di un anno dall’oro ottenuto alle Olimpiadi di Londra.