Un’amara notizia per Ilary Blasi, una delusione che sicuramente non aspettava dopo le vicende matrimoniali con Francesco Totti.
Dopo la crisi, le discussioni, le pagine di giornale che parlavano della fine del loro rapporto è arrivata la quiete, il nuovo amore con Bastian, le foto in giro per il mondo e poi anche il documentario su Netflix che è stato un successo, quindi un libro dove ha raccontato la sua esperienza.
Sembrava andare tutto bene, la conduttrice era in ripresa dopo un divorzio difficile e un grande amore che aveva fatto sognare tutta l’Italia. Le cose però ad un certo punto hanno presto un risvolto inaspettato, come spesso accade.
Nei giorni prima l’uscita del libro, Cristiano Iovino, l’uomo con cui Ilary Blasi avrebbe preso il caffè da cui tutto ha avuto inizio, ha raccontato che le cose narrate dalla Blasi non sarebbero andate proprio così. Non solo un caffè dunque ma la Blasi in quell’occasione ha ribadito che la verità è quella da lei raccontata e dunque niente più di quello. Tuttavia secondo molti questo è stato il principio per una sorta di “smentita” agli occhi del pubblico, inficiando la credibilità della Blasi ed aprendo ad altre interpretazioni.
Visto il successo del documentario di Ilary Blasi dal titolo Unica di cui si è parlato per settimane, ci si aspettava altrettanto successo dal libro ma così non è stato. Che stupida, edito da Mondadori, testo in cui viene narrata la fine della storia con Francesco Totti, la separazione e tutte le conseguenze, sembra essere stato un flop.
Ad un mese dalla pubblicazione le copie sono state 8470, sicuramente non un numero in linea con le aspettative. Selvaggia Lucarelli ha svelato l’accaduto, sottolineando “pubblicizzatissimo libro” per far comprendere che le aspettative non hanno trovato affatto riscontro.
Sicuramente una delusione dal punto di vista professionale per la showgirl, anche se, come è normale che sia, non tutte le idee possono avere il medesimo successo e non è detto che questo sbarri la strada ad altri progetti. Molti forse avranno pensato fosse ridondante dopo aver visto il documentario, senza contare che questo appunto era gratuito, breve e fruibile da tutti su Netflix, piattaforma a cui la maggior parte delle persone è già abbonata. Acquistare un libro è un impegno economico, seppur limitato, cosa che non tutti vogliono fare ed è comunque qualcosa che non tutti amano fare.
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