C’è ancora molta confusione sul fronte delle pensioni di reversibilità. In caso di decesso, cosa spetta agli eredi? Facciamo chiarezza.
Quando si parla di pensione di reversibilità è ancora tanta la confusione. La pensione di reversibilità è anche conosciuta come pensione ai superstiti e, di norma, spetta al coniuge della persona defunta. Spetta sia se il defunto era un dipendente statale che un dipendente pubblico o un lavoratore autonomo.
In alcuni casi, in assenza del coniuge, la reversibilità può essere fruita anche dai figli: se studiano fino ai 26 anni, se sono disabili, invece, possono ricevere l’assegno per tutta la vita. Infine spetta anche ad eventuali fratelli o sorelle se essi non sono sposati e se, al momento del decesso, erano a carico del defunto.
L’importo della pensione ai superstiti cambia a seconda di diversi fattori: situazione reddituale del coniuge, presenza o meno di figli a carico, anni di contribuzione del soggetto che è deceduto. Non tutti lo sanno ma spesso i coniugi rimasti vedovi hanno diritto ad un’importante maggiorazione.
Le persone vedove che fruiscono di una pensione di reversibilità, in alcuni casi, hanno diritto ad un aumento dell’assegno grazie ad una misura poco nota ma molto utile: l’assegno di vedovanza. Per ottenere il beneficio, tuttavia, è fondamentale soddisfare requisiti molto stringenti.
Se fruisci di un assegno di reversibilità in quanto il tuo coniuge è defunto, sappi che il tuo assegno ora può aumentare di parecchio anche se non hai più figli fiscalmente a carico. Infatti l’Inps, in alcuni casi, dovrà riconoscerti, oltre all’assegno di reversibilità anche l’assegno di vedovanza.
Per ottenere questo incremento, è necessario che siano soddisfatti questi requisiti:
Se soddisfi tutti questi requisiti allora puoi fare richiesta all’Inps che dovrà riconoscerti anche gli arretrati fino ad un massimo di 5 anni. Se la tua richiesta verrà accolta, l’assegno di vedovanza ti verrà accreditato assieme alla pensione di reversibilità tutti i mesi e tu potresti beneficiare di tanti soldi in più.
Infatti per chi ha un reddito lordo annuo fino a 33.274,22 euro, la maggiorazione sarà di 52,91 euro al mese: oltre 600 euro in più all’anno quindi. Invece chi ha un reddito lordo annuo compreso tra 33.274,23 e 37.325,55 euro riceverà 19,59 euro in più ogni mese, cioè 235,08 euro in più all’anno.
Si ricorda, inoltre, che la pensione di reversibilità è anche soggetta alla quattordicesima se il titolare dell’assegno ha almeno 64 anni e se la pensione non supera di 2 volte il trattamento minimo dell’Inps. Chi non ha ricevuto la quattordicesima a luglio, la riceverà con la pensione di dicembre.
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