Cosa spetta agli eredi di chi ha la pensione di reversibilità: molti lo ignorano

C’è ancora molta confusione sul fronte delle pensioni di reversibilità. In caso di decesso, cosa spetta agli eredi? Facciamo chiarezza.

Quando si parla di pensione di reversibilità è ancora tanta la confusione. La pensione di reversibilità è anche conosciuta come pensione ai superstiti e, di norma, spetta al coniuge della persona defunta. Spetta sia se il defunto era un dipendente statale che un dipendente pubblico o un lavoratore autonomo.

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Importante svolte sulla pensione di reversibilità – immezcla.it

In alcuni casi, in assenza del coniuge, la reversibilità può essere fruita anche dai figli: se studiano fino ai 26 anni, se sono disabili, invece, possono ricevere l’assegno per tutta la vita. Infine spetta anche ad eventuali fratelli o sorelle se essi non sono sposati e se, al momento del decesso, erano a carico del defunto.

L’importo della pensione ai superstiti cambia a seconda di diversi fattori: situazione reddituale del coniuge, presenza o meno di figli a carico, anni di contribuzione del soggetto che è deceduto. Non tutti lo sanno ma spesso i coniugi rimasti vedovi hanno diritto ad un’importante maggiorazione.

Pensione di reversibilità: svolta importante

Le persone vedove che fruiscono di una pensione di reversibilità, in alcuni casi, hanno diritto ad un aumento dell’assegno grazie ad una misura poco nota ma molto utile: l’assegno di vedovanza. Per ottenere il beneficio, tuttavia, è fondamentale soddisfare requisiti molto stringenti.

Se fruisci di un assegno di reversibilità in quanto il tuo coniuge è defunto, sappi che il tuo assegno ora può aumentare di parecchio anche se non hai più figli fiscalmente a carico. Infatti l’Inps, in alcuni casi, dovrà riconoscerti, oltre all’assegno di reversibilità anche l’assegno di vedovanza.

pensione di reversibilità svolta
Puoi avere tanti soldi in più – immezcla.it

Per ottenere questo incremento, è necessario che siano soddisfatti questi requisiti:

  • invalidità civile al 100%;
  • impossibilità di svolgere qualunque attività lavorativa;
  • essere vedovi di un lavoratore dipendente o di un lavoratore autonomo iscritto alla Gestione separata dell’Inps;
  • avere un reddito annuo lordo non superiore a 37.325,55 euro.

Se soddisfi tutti questi requisiti allora puoi fare richiesta all’Inps che dovrà riconoscerti anche gli arretrati fino ad un massimo di 5 anni. Se la tua richiesta verrà accolta, l’assegno di vedovanza ti verrà accreditato assieme alla pensione di reversibilità tutti i mesi e tu potresti beneficiare di tanti soldi in più.

Infatti per chi ha un reddito lordo annuo fino a  33.274,22 euro, la maggiorazione sarà di 52,91 euro al mese: oltre 600 euro in più all’anno quindi. Invece chi ha un reddito lordo annuo compreso  tra 33.274,23 e 37.325,55 euro riceverà 19,59 euro in più ogni mese, cioè 235,08 euro in più all’anno.

Si ricorda, inoltre, che la pensione di reversibilità è anche soggetta alla quattordicesima se il titolare dell’assegno ha almeno 64 anni e se la pensione non supera di 2 volte il trattamento minimo dell’Inps. Chi non ha ricevuto la quattordicesima a luglio, la riceverà con la pensione di dicembre.

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