Contratto d’affitto, occhio a queste clausole nascoste: cosa accade se ci sono

Leggere con attenzione il contratto d’affitto è fondamentale, a volte ci sono clausole importanti a cui non si fa caso.

Scegliere il luogo in cui vivere è certamente importante, soprattutto perché nella maggior parte dei casi la permanenza può essere lunga e si desidera che tutto vada nel migliore dei modi. Questo vale anche quando si sottoscrive un contratto di affitto, nonostante a volte possa trattarsi di una scelta quasi obbligata se non si ha la disponibilità necessaria per sottoscrivere un mutuo (raramente viene concesso a chi non ha un contratto e tempo indeterminato).

clausole nascoste nel contratto d'affitto
E’ bene valutare bene le condizioni di un contratto di affitto – Immezcla.it

Non ci si dovrebbe inoltre soffermare sulla prima scelta, ma valutare sempre il più possibile i pro e i contro, senza concentrarsi esclusivamente sul prezzo, pur sapendo quanto questo sia un fattore determinante. E’ inoltre importante verificare con attenzione ogni aspetto dell’accordo, a volte ci sono delle clausole a cui non si fa caso ma che influiscono sul rapporto che si va a instaurare.

Leggere le clausole del contratto d’affitto è fondamentale

Negli accordi che si sottoscrivono le clausole non mancano, il contratto d’affitto raramente fa eccezione, leggerle con cognizione prima di firmare è importante se si vuole evitare di andare incontro a brutte sorprese.

In genere troviamo quelle relative a una maggiorazione degli interessi di mora, come risarcimento se dovessero essere stati commessi dei danni o in caso di inadempimento da parte del conduttore. Si tratta di dettagli che rientrano nella categoria delle “clausole penali”, che il proprietario decide di inserire per tutelarsi se dovesse subire conseguenze che ritiene spiacevoli. Queste soluzioni disciplinate dall’articolo 1382 del Codice civile e vengono stabilite in accordo tra le parti, a volte queste possono riguardare anche il pagamento di una capanna confirmatoria, che dovrà essere versata se si decide di cambiare idea.

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Non si deve mai firmare senza alcun controllo – Immezcla.it

Come indicato dalla giurisprudenza, la clausola penale che prevede sanzioni in caso di inadempimenti da parte dell’inquilino non è soggetta a un’ulteriore imposta di registro, oltre a quella già versata per la registrazione del contratto. Il deposito cauzionale, invece, e non è sottoposto all’imposta di registro se la garanzia è prestata da una delle parti. E’ prevista invece una tassa dello 0,5% se viene versato a terzi.

A volte il locatore può optare per il regime della cedolare secca, in questo caso l’imposta di registro viene sostituita dalla tassa piatta. Se questo dovesse avvenire, non c’è alcun problema da gestire in merito alla tassazione delle clausole accessorie e penali.

Per quanto riguarda invece la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, è necessario barrare la casella “nel caso in cui nel contratto è prevista una clausola penale apposta volontariamente dalle parti”. Questa concezione andrebbe però modificata, secondo le ultime istruzioni fornite dall’ente questo non sarebbe più necessario.

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