Tenere la camera da letto fresca è necessario in questo periodo, ma come si può fare senza spendere troppo? Occhio a questo spunto
Durante questo lungo periodo caldo, sono in molti a chiedersi come tenere la camera da letto fresca per riuscire a dormire bene, ma come si può fare senza spendere troppo e senza adoperare o quantomeno riducendo l’uso dell’aria condizionata? Ecco un trucchetto poco noto che può essere utile.
Anche se poco noto, qualcuno avrà probabilmente sentito parlare della ventilazione incrociata, ovvero una soluzione che usa il vento e che sfrutta il movimento dei flussi d’aria. Una differenza di pressione, all’esterno della casa, viene generata dal vento, col lato sopravvento che finisce per sperimentare un flusso di aria ad alta pressione. Riguardo invece quello a basso vento, ad esser generata è una zona a bassa pressione.
Andando ad aprire le finestre, l’aria ed elevata pressione beneficia di un percorso più diretto verso la zona a pressione più bassa. Ecco che, l’aria, attraversa la casa non limitandosi a fluirvi intorno. Se la casa è sufficientemente fresca, chiudere le finestre ed abbassare le tende può rallentare il riscaldamento dell’aria nell’abitazione. Al fine di usufruire della ventilazione incrociata, è tuttavia necessario che l’aria presente all’esterno sia più fresca di quella in casa.
Per raffreddare la camera da letto è possibile usare contemporaneamente il climatizzatore (oppure la pompa di calore) e la ventilazione incrociata, ed in questo modo il risultato potrebbe essere quello di un’efficienza energetica migliore, quando tutte le finestre sono chiuse, nel corso del funzionamento. Porte e finestre, infatti, finiscono per dar vita ad una specie di buco che va a separare l’esterna da quella interna. Riducendo la quantità di aria che dovrà esser raffreddata, il tutto si tradurrà in un lavoro meno duro da svolgere, al confronto di quando c’è un costante scambio di aria interna – esterna.
Aspetto dunque rilevante, quello inerente gli spunti da poter considerare per tenere più fresca la camera da letto. Sul tema in questione, bisogna tener presente che la ventilazione naturale ben si lega ai climi costieri ed aridi, ed infatti, in questi luoghi, vi è maggiore possibilità di sfruttare la brezza marina così da abbassare la temperatura interna della casa. Viceversa, in altri casi, si potrebbero invece notare una efficacia minore, e in particolare in presenza di un clima umido.
A proposito dell’efficacia della ventilazione incrociata, un aspetto rilevante è rappresentato dalla temperature esterna, e cioè al suo aumento. L’apertura delle finestre di giorno potrebbe favorire l’ingresso dell’aria calda nell’abitazione, e di riflesso ciò renderebbe più arduo il lavoro che il condizionatore deve svolgere.
Ottenere la brezza trasversale non è cosa facile, e la ventilazione passiva può legarsi a risultati migliori nel momento in cui il vento soffi direttamente in una finestra e tramite l’abitazione, in linea retta. La presenza di eventuali ostacoli potrebbe incidere, con l’aria calda che finirebbe per raccogliere parecchio calore lungo il suo percorso verso in un’abitazione adiacente.
Se si vuole generare la ventilazione incrociata potrebbe essere utile adoperare il ventilatore, mettendo in pratica il sistema della ventilazione di scarico. Tale sistema fa uso della singola ventola, la quale spinge l’aria all’aperto, sul lato opposto della casa da cui si vuole che l’aria entri. In questo caso, però, è necessario capire se l’aria venga spostata abbastanza velocemente, in particolare nel caso di case grandi. Al riguardo, potrebbe essere utile utilizzare una seconda ventola in ingresso presso l’altra finestra, in modo tale da generata la ventilazione bilanciata.
Questi, soltanto alcuni spunti a cui far riferimento, ma è importante rivolgersi ad un esperto per valutare ogni singolo caso, oltre che per saperne di più e chiarire ogni dubbio.
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