I Maranza sono diventato un fenomeno in questi ultimi anni, ma sai davvero riconoscerne uno se lo incontri per strada?
I “Maranza” sono un fenomeno che sta dilagando tantissimo sui social e non solo, diventando un vero e proprio meme virale, oltre che ovviamente uno stile di vita sotto tanti punti di ista. Caratterizzati da un aspetto distintivo e da comportamenti specifici, questi giovani possono essere facilmente riconosciuti in giro. Comprendere chi sono e come identificarli può offrire uno spaccato interessante della cultura giovanile contemporanea.
La prima caratteristica che salta all’occhio è sicuramente l’abbigliamento. Solitamente, indossano tute sportive di marchi noti come Adidas, Nike o Puma, preferibilmente con loghi ben visibili. Le tute sono spesso accompagnate da cappelli con visiera piatta, indossati anche al chiuso o in contesti inappropriati. Un esempio tipico potrebbe essere un giovane con una tuta Adidas nera con strisce bianche, un cappello con visiera New Era e scarpe da ginnastica bianche. Gli accessori sono un altro elemento distintivo: collane appariscenti, braccialetti e orologi di grandi dimensioni, spesso di marche economiche ma che cercano di imitare uno stile più lussuoso.
Maranza, ecco le caratteristiche ed i tratti distintivi
Il comportamento è altrettanto identificativo. Sono noti per l’atteggiamento spavaldo e la tendenza a esibire una certa arroganza, frequentando luoghi pubblici come parchi, piazze o centri commerciali, dove si riuniscono in gruppi numerosi. Non è raro vederli fare uso di monopattini elettrici o scooter, spesso personalizzati con adesivi o modifiche estetiche. Un esempio comune potrebbe essere un gruppo di ragazzi che occupano un angolo del parco, parlando ad alta voce, gesticolando e ascoltando musica trap o rap attraverso altoparlanti portatili.
Il linguaggio dei Maranza, inoltre, è molto significativo. Utilizzano uno slang che mescola termini italiani con espressioni gergali e parole prese in prestito da altre lingue, principalmente l’inglese. Frasi come “bro”, “fra” e “bella zio” sono tipiche del loro modo di comunicare: l’uso eccessivo di parolacce e insulti, spesso per rafforzare il senso di appartenenza al gruppo o per sottolineare una posizione dominante, è un’altra caratteristica comune.
Dopo aver avuto queste informazioni, siete ancora sicuri di non averne mai visto uno?
