Come cambierà la pensione nel 2025: le ipotesi di Riforma

Si attendono notizie ufficiali su come cambierà la pensione nel 2025. La Riforma ci sarà e se sì quali novità porterà per i lavoratori?

Il Governo sta tentando di mettere insieme i pezzi del puzzle che ha come immagine principale le pensioni. Sono tanti i nodi da sciogliere e le decisioni da prendere, nulla è ancora certo ma possiamo avanzare qualche ipotesi.

Ipotesi di pensionamento nel 2025
Puzzle pensione, le ipotesi per il 2025 (Immezcla.it)

Sarà la Legge di Bilancio 2025 ha dire con sicurezza come si potrà andare in pensione il prossimo anno. I cittadini sono in attesa da anni di una Riforma delle pensioni che introduca misure strutturali flessibili che permettano loro il pensionamento anticipato senza grossi tagli sull’assegno. Si pensava che il 2025 potesse essere l’anno giusto per avere finalmente quanto richiesto ma ora la speranza sta scemando.

Non solo le risorse sono scarse come ogni anno ma in più si è aggiunta la necessità di ridurre il debito pubblico dal 7,4% al 3% entro il 2028. Un’imposizione UE che richiede al Governo di recuperare soldi intervenendo su Bonus (la Carta Dedicata a Te probabilmente non verrà rinnovata) e sulle pensioni. Le vie di uscita anticipata costano molto allo Stato, pensare di introdurne altre può essere complicato.

Le ipotesi di pensionamento nel 2025

Nell’immaginario collettivo Quota 103 sarà sostituita da Quota 41 con ricalcolo contributivo per tutti i lavoratori, indipendentemente da quando si sono iniziati a maturare i contributi (prima o dopo il 1996). Quota 103 nel 2024 non è stata molto richiesta a causa del peggioramento dei requisiti deciso dal Governo. Forse lo sarebbe di più Quota 41 anche se rimarrebbe il problema del sistema di calcolo contributivo.

Riforma delle pensioni, quali le possibili novità
Riforma delle pensioni, quali le possibili novità (Cityzen.it)

Eppure proprio per evitare che i lavoratori vadano in pensione potremmo assistere ad una proroga di Quota 103 così come è quasi certa la riconferma dell’APE Sociale e probabilmente di Opzione Donna nonostante il crollo i richieste nel 2024. Cambieranno i requisiti? Impossibile dirlo ora. Più certa, invece, una novità in relazione alla previdenza complementare. Sembrerebbe ci sia l’intenzione di destinare obbligatoriamente una parte del TFR ai Fondi pensione per costruire una rendita supplementare alla pensione tradizionale.

Visto che pochi giovani stanno pensando al futuro, il Governo può spingere in questa direzione. In più dovrebbero spuntare altri incentivi per convincere a rimanere a lavoro. Premi in busta paga così come avviene oggi per Quota 103 per chi allunga la permanenza nel mondo del lavoro oltre i 67 anni e non aderisce a misure di pensionamento anticipato. Infine per il 2025 si prevedono sorprese – questa volta brutte sorprese – in relazione alla rivalutazione delle pensioni. L’inflazione è all’1%, significa aumenti irrisori sugli assegni.

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