Il momento difficile vissuto da Chiesa alla Juve alimenta le voci di mercato: l’accostamento alla big di A è da brividi
E dire che aveva anche iniziato la stagione alla grande, Federico Chiesa, con 4 gol e 1 assist nelle prime 5 uscite della sua Juve in campionato. Il grande affiatamento con Dusan Vlahovic pareva poter essere l’arma in più di una squadra partita a fari spenti e poi diventata nei mesi, per lo meno fino alla rovinosa caduta interna contro l’Udinese dello scorso 12 febbraio, la rivale più credibile dell’Inter nella lotta scudetto.
Come spesso accaduto nella sua carriera però, gli alti e bassi – nonché i continui e fastidiosi infortuni – hanno iniziato a condizionare pesantemente la resa del figlio d’arte. I gol sono arrivati col contagocce – solamente 2 nelle ultime 18 partite – e anche gli assist sono praticamente spariti dal suo repertorio, eccezion fatta per il passaggio vincente all’amico Dusan nel match casalingo contro l’Inter del 26 novembre.
Già, l’Inter. Nella gara di ritorno di San Siro, quella che ha segnato la prima vera fuga della Beneamata, Chiesa è finito in panchina per 66 minuti. Allegri gli ha preferito il giovanissimo Yildiz, attirandosi così non solo le critiche di chi ritiene l’ex Viola ancora uno dei talenti italiani più cristallini, ma anche l’insoddisfazione del calciatore. Che una gara di siffatta importanza avrebbe voluto giocarla dall’inizio.
L’occasione del riscatto si è poi presentata appena 8 giorni dopo, nel match casalingo contro l’Udinese. Il tecnico toscano ha rilanciato Federico, che nel frattempo aveva saltato le gare precedenti allo scontro diretto di Milano per un riacutizzarsi del problema al ginocchio, tra i titolari. ‘Esperimento’ fallito. Con relative e immancabili accuse ad Allegri, che non avrebbe trovato ancora il modo di far rendere al meglio il suo giocatore.
Chiesa, tutti i motivi dell’addio: la big pronta al colpaccio
Ecco che allora, complice un contratto in scadenza nel 2025 su cui per ora non c’è alcun accordo di rinnovo, si è tornato insistentemente a parlare di un addio di Chiesa alla Juve. Lo ha fatto anche Emiliano Viviano, il 38enne portiere dell’Ascoli intervenuto, come di consueto, a TvPlay.
“Oltre agli infortuni, senza dare una colpa specifica ad Allegri, anche il sistema di gioco e la maniera di giocare della Juve non aiutano Chiesa”, ha esordito l’estremo difensore. “Riconosco che l’ultimo anno e mezzo, forse anche due, sono stati assolutamente sotto livello, ma per me Chiesa è uno dei migliori talenti in assoluto del calcio italiano. Fossi il Milan se va via Leao prenderei lui“, ha incalzato Viviano, lanciando così una possibile bomba di mercato, sebbene solo a titolo di ‘suggerimento’.
L’ex Sampdoria ha poi rincarato la dose entrando specificamente in questioni tattiche: “In rossonero Chiesa potrebbe ritrovare lo smalto migliore. Questo grazie al modo di giocare del Milan. Non è un caso che quando gioca in Nazionale, spesso nel tridente offensivo, Chiesa rende meglio rispetto a quanto sta facendo in bianconero“, ha concluso.
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