Chi ha problemi cardiocircolatori non potrà più guidare: stangata amara per tantissimi

Alcune patologie cardiocircolatorie implicano lo stop forzato alla guida. Una notizia che sicuramente sorprenderà gli automobilisti.

La decisione è relativa alla necessità di consentire a tutti di viaggiare sempre in base alle norme di sicurezza comuni, che vengono stabilite per determinare una condizione fruibile e ben organizzata su qualunque tipo di mezzo e strada.

stangata amara per chi ha problemi cardiocircolatori alla guida
Coloro che soffrono di patologie cardiovascolari saranno costretti a smettere di guidare – immezcla.it

Laddove manchino i requisiti essenziali per garantire questo, ne deriva la necessità di provvedere diversamente e, quindi, imporre una serie di restrizioni relative a coloro che devono rispondere sia fisicamente che mentalmente a prerogative precise per poter fruire del diritto alla guida.

Con problemi cardiocircolatori non si potrà guidare: le malattie interessate

Alcune patologie cardiache determinano, per gli automobilisti, lo stop forzato dalla guida. Sostanzialmente, chi ne è affetto non potrà più utilizzare la propria auto. Questa decisione è giustificata dal fatto che essere esposti ad un rischio sensibile mina non solo la propria sicurezza alla guida, ma chiaramente anche quella degli altri e aumenta le probabilità di incidenti stradali. Proprio in base a ciò si sceglie, dunque, di eliminare quelli che potrebbero essere potenziali pericoli ad alta incidenza.

In quali situazioni non si può guidare se si hanno problemi di salute
Chi non potrà più mettersi al volante (immezcla.it)

Ovviamente, non si tratta di patologie comuni ma di condizioni così severe che potrebbero andare a provocare un arresto delle funzioni cerebrali improvviso. Ci sono, però, delle modulazioni in base al gruppo di appartenenza, ovvero:

  • Gruppo 1: conducenti di moto, auto e veicoli piccoli;
  • Gruppo 2: conducenti di camion e furgoni;
  • Gruppo intermedio: autisti, ambulanze e mezzi di trasporto.

Le patologie che non consentono di guidare le moto e simili sono le seguenti: angina pectoris, insufficienza cardiaca, aritmie, sincope con sintomi a riposo o disabilità. Laddove sia presente una condizione grave con certificazione medica che attesti la relativa disabilità riconosciuta, sarà sempre la commissione a determinare l’impossibilità di guidare un dato mezzo.

Sicuramente è una soluzione limitante, ma si tratta comunque di una situazione in cui ci si trova solo in rari casi e nei quali è presente una gravità tale della patologia da richiedere tale disposizione. In generale, è sempre utile fare controlli periodici, valutare con il medico di base ogni sintomatologia e mettersi al volante solo quando lo stato fisico lo consente e, quindi, si è certi di poter guidare nel miglior modo possibile per la sicurezza di tutti.

Gli standard sono definiti non solo in Italia ma in Europa, dunque bisogna fare attenzione e prendere visione di quanto previsto nell’allegato III del Punto B del decreto 59 del 2011 che riporta le possibili condizioni specifiche. Purtroppo, ancora oggi gli incidenti alla guida sono piuttosto elevati e questo provoca cambiamenti nelle disposizioni in vigore per determinare le migliori soluzioni possibili.

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