Hai cambiato casa e tra il trasloco e la sistemazione dell’appartamento non hai pensato alle utenze tra voltura o subentro cosa conviene.
Quando si entra in una casa nuova è necessario, prima di tutto, attivare le utenze per non trovarsi senza corrente o gas. Ma come si può fare senza perdere tempo e quale pratica conviene di più tra voltura e subentro? Domande legittime che è importante porsi per comprendere bene quale sia la decisione migliore a seconda delle proprie necessità. Per non sbagliare è importante capire quale sia la differenza tra due procedimenti che potrebbero sembrare uguali. I dettagli fanno la differenza e non bisogna mai trascurarli.
Inoltre bisogna considerare anche i costi e le tempistiche del subentro e della voltura. Solo così non si rischia di trovarsi in difficoltà con le spese e con i tempi di trasferimento. Le fornitura di luce e gas richiedono pratiche burocratiche e documentazione precisa e tutto deve essere fatto seguendo le regole dei fornitori. Se mancano documenti i tempi si allungano e se non si compilano i moduli con esattezza si vedrà la richiesta rifiutata con ulteriore perdita di tempo. Ecco tutto quello che devi sapere prima di fare una voltura o un subentro utenze domestiche.
Subentro o voltura? La guida che ti aiuta a scegliere
Il passaggio delle forniture di gas e luce da un’intestatario a un altro, si possono scegliere diversi metodi ovvero la voltura e il subentro. Questo solo se il contatore è ancora attivo o se lo è stato precedentemente. Se non ci sono questi presupposti è necessario fare un nuovo allaccio con relativo contratto. Ma oggi vogliamo concentrarci sulle prime due opzioni.
L’importanza principale tra la scelta di attivare un’utenza con subentro oppure facendo una voltura, è quella di abbreviare i tempi di attivazione di gas e luce. Mentre i costi relativi a tale operazione dipendono dal gestore quindi per tali importi è necessario chiedere con largo anticipo le giuste informazioni. È consigliabile richiedere diversi preventivi per poi poter scegliere con maggiore consapevolezza.
Per quanto riguarda le tempistiche relative all’energia elettrica, con il subentro ci vogliono almeno 7 giorni lavorativi per attivare l’utenza. Mentre con la voltura bastano 4 giorni lavorativi. Se invece parliamo della fornitura gas, con il subentro servono 12 giorni lavorativi per l’attivazione e con la voltura 4 giorni. In caso di ritardi dovuti al gestore, è previsto un’indennizzo che viene versato al cliente o sottratto dall’importo della prima bolletta.
Tuttavia non sempre è possibile scegliere, infatti la voltura si può fare nel caso in cui si debba cambiare intestatario. Mentre se il contatore è stato disattivato è necessario il subentro per riattivarlo. Infine, è importante sapere che, il subentro alle utenze avviene con la stipula di un contratto nuovo intestato al richiedente e avente diritto. Tale pratica si applica nel caso di immobile con contatore non attivo.