Le novità da conoscere sulla busta paga, con le ultime norme viene modificata 5 volte, tutte le informazioni aggiornate.
Quest’anno sono state introdotte delle novità nella basta paga, dovute a nuove norme, che è bene conoscere. Il calcolo dello stipendio, infatti, può cambiare a seconda delle norme applicabili, che in alcuni casi prevedono bonus e sgravi fiscali, mentre in altri prevedono una riduzione di alcuni benefici. Dunque, è importante sapere quando e come si applicano queste novità normative.
Lo stipendio finale, percepito dal lavoratore dipendente, può infatti essere soggetto a modifiche sostanziali. Sapere quanto si percepirà in busta paga, pertanto, è cruciale. Solo conoscendo lo stipendio effettivo, che comunque di massima è quello previsto dal contratto di lavoro applicabile, si potranno programmare le spese proprie e della famiglia.
Di seguito vi segnaliamo le principali 5 novità normative che possono modificare la vostra busta paga, quando applicabili. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Le novità che nel 2024 possono incidere in modo anche significativo sulla busta paga spettante ai lavoratori dipendenti riguardano bonus, calcolo delle imposte, taglio del cuneo fiscale e forme di detassazione. Si tratta delle principali novità normative, qui ne segnaliamo cinque, che il governo ha introdotto con la Legge di Bilancio. La più importante e discussa è sicuramente quella sulla riduzione delle aliquote Irpef, che passano tra 4 a 3, favorendo i redditi medi. Con questa modifica è stata eliminata la seconda aliquota, quella al 25% e che si applicava ai redditi da da 15.000,01 euro a 28.000 euro. Ora per tutti i redditi fino a 28mila euro si applica la aliquota più bassa al 23%. Dunque, chi ha un reddito superiore a 15mila euro riceverà una busta paga più alta perché pagherà un’aliquota Irpef inferiore.
Un’altra importante novità riguarda il Bonus mamme lavoratrici, riconosciuto alle dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e con due o più figli, fino ai 10 anni di età del secondo figlio e ai 18 anni del terzo. In questo caso è previsto l’esonero al 100% dal pagamento dei contributi per la quota a carico delle lavoratrici. Chi ha i requisiti richiesti potrà percepire fino a un massimo di 3.000 euro all’anno, da ripartire su base mensile.
Per il 2024, inoltre, è stato prorogato il taglio del cuneo fiscale con sgravio contributivo, introdotto nel 2023. In questo caso, per la quota di contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti è previsto uno sconto: del 7% per uno stipendio loro mensile (imponibile previdenziale) fino a 1.923 euro e del 6% per uno stipendio fino a 2.692 euro. Il guadagno complessivo in busta paga potrà raggiunger circa 1.000 euro all’anno.
Altra novità, poi, riguarda la detassazione dei fringe benefit che nel 2024 è stata rivista, con l”introduzione delle seguenti soglie: fino a 1.000 euro per i lavoratori dipendenti in generale e fino a 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico. Nel 2023 per i lavoratori dipendenti con figli a carico arrivava fino a 3.000 euro.
Infine, un altro caso di detassazione riguarda i premi di produttività, con una riduzione dell’imposta per il 2024. Quest’anno, infatti, l’aliquota dell’imposta sostitutiva che si applica ai premi di produttività per i lavoratori scenderà al 5% dal 10% dello scorso anno. Il limite massimo a cui si applica l’imposta sostitutiva, rispetto all’Irpef ordinaria, resta di 3.000 euro all’anno di somme percepite come premi di produttività.
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