Il Bonus mamme è la nuova agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio, in vigore da gennaio ma non ancora erogata. Per quale motivo?
L’ultima Manovra finanziaria ha previsto una misura a tutela delle lavoratrici con figli.
Si tratta del cd. Bonus mamma e consiste in uno sconto fiscale per coloro che hanno almeno due figli.
Nel dettaglio, è stata introdotta l’esenzione totale, al 100%, dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato (pari al 9,19% della retribuzione), fino a un massimo di 3 mila euro all’anno per tre anni.
Per il 2024, l’agevolazione è rivolta alle lavoratrici (ad eccezione delle collaboratrici domestiche) con almeno due figli, fino al compimento dei 10 anni di età del minore. Nel 2025 e nel 2026, invece, il Bonus mamma sarà accessibile esclusivamente a coloro che hanno almeno tre figli, fino al compimento del 18° anno di età del minore.
Secondo le prime stime, il vantaggio al netto delle imposte aumenta in maniera progressiva, fino a raggiungere un importo di circa 1.700 euro, per coloro che percepiscono uno stipendio lordo di 27.500 euro. Se si suddivide tale importo per 12 mesi, le lavoratrici potranno contare su un aumento in busta paga di circa 141 euro al mese.
Per usufruire del sussidio non bisogna presentare alcuna domanda, perché verrà applicato dal datore di lavoro in maniera automatica.
Le interessate avrebbero dovuto beneficiare dell’agevolazione già dal mese di gennaio, ma, per problemi burocratici, la misura non è stata attivata.
Per l’attivazione del Bonus mamma, era necessaria un’apposita Circolare dell’INPS che, ad oggi, non è ancora stata emanata. La ragione alla base del ritardo sarebbe legata alla circostanza che, per accedere ai codici fiscali delle lavoratici, c’è bisogno di superare alcuni problemi di privacy.
L’Istituto di Previdenza, tuttavia, avverte che la misura sarà attuata quanto prima e riguarderà anche lo sgravio spettante per il mese di gennaio e non fruito, che verrà attribuito sulle prossime buste paga. Nei prossimi mesi, insomma, le lavoratici beneficiarie riceveranno degli stipendi più elevati.
Il ritardo nell’erogazione del Bonus ha suscitato l’indignazione da parte dei partiti di opposizione, soprattutto del Partito Democratico, che ha deciso di presentare un’interrogazione parlamentare.
Il malumore, tuttavia, ha colpito anche alcuni esponenti della maggioranza, come Maurizio Lupi, che ha esortato il Governo a trovare una soluzione in tempi brevi, affinché le lavoratrici possano beneficiare di un sussidio molto importante e fortemente voluto.
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