Il bollo auto è una delle tasse più controverse per il possesso dell’automobile, con esenzioni poco note e anche una grande evasione.
Una tassa obbligatoria che riguarda il mezzo e quindi la circolazione, che deve essere però differenziata dalle altre esistenti. Spesso si fa confusione sul costo effettivo, sulle modalità di pagamento e più in generale su chi è tenuto a pagare o meno questa tassa.
Va chiarito che il bollo auto è una tassa di tipo regionale, si tratta quindi di una disposizione che può avere delle forti modifiche tra una regione e l’altra. Sono previste anche specifiche esenzioni, alcune legate a condizioni particolari, altre su base regionale e altre ancora invece legate al mezzo.
La tassa automobilistica vale per qualunque tipo di autoveicolo e motoveicolo che viene immatricolato in Italia. Si può pagare facilmente anche online con la piattaforma PagoPA. Viene gestita dalle Regioni ma anche delle province, solo Friuli Venezia Giulia e Sardegna hanno una gestione a parte con l’Agenzia delle Entrate. Devono pagare i proprietari o gli utilizzatori del mezzo, anche per le vetture in leasing o con noleggio. Il superbollo auto è una tassa aggiuntiva che viene corrisposta in misura differente solo da chi ha vetture di un certo tipo e una certa potenza.
Se tutti devono pagare è anche vero che ci sono delle esenzioni specifiche. Hanno diritto all’esenzione del bollo coloro con riconoscimento di Legge 104. In questo caso bisogna presentare la richiesta all’ACI, si presenta una sola volta la documentazione e si viene esentati dal pagamento del tributo apposito. Si può fare per un solo veicolo con cilindrata massima da 2000 cc, a benzina o modello ibrido, oppure fino a 2800 cc per gasolio e 150 kW per le auto elettriche.
In molte regioni esistono specifiche esenzioni per il bollo auto soprattutto per vetture ad alimentazione ibrida, GPL o metano. In alcuni casi invece si ha diritto al pagamento di un forfettario, uno sconto totale o al 50%, questo in particolare per i veicoli storici che hanno un’immatricolazione fino a 29 anni. Anche i veicoli di utilità sociale sono esentati dal pagamento, ad esempio quelli delle organizzazioni di volontariato e non governative.
Ulteriori specifiche esenzioni possono anche essere predisposte univocamente dalla Regione di appartenenza, quindi applicarsi solo a coloro che sono residenti e versano il contributo localmente. In questo caso è utile sempre verificare con l’ACI l’importo da pagare e le agevolazioni previste che vengono anche aggiornate ogni anno.
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