Andrea Bocelli è oggi il cantante lirico forse più famoso ed apprezzato al mondo, ma nella sua vita c’è anche il dramma della malattia.
Sin dalla giovinezza, Andrea Bocelli ha dovuto affrontare la sfida della cecità totale, una condizione che ha segnato profondamente la sua vita sin dall’età di 12 anni. Nato con un glaucoma congenito, ha vissuto con limitazioni visive fin dalla nascita, ma è stato un evento tragico durante una partita di calcio con i compagni di scuola a segnare il punto di svolta. Una pallonata lo ha colpito all’occhio destro, l’unico con cui riusciva a percepire la luce e i colori, causandone la perdita definitiva.
Questo evento drammatico è stato rivelato dallo stesso Bocelli in un’intervista rilasciata al settimanale “Gente” nel 2010. Nonostante le molteplici operazioni e i tentativi di cura, compresa l’applicazione di sanguisughe, la sua vista non è mai stata recuperata. Nonostante le difficoltà visive, Andrea è cresciuto come un bambino vivace e desideroso di integrarsi con gli altri, mostrando una determinazione e una resilienza straordinarie di fronte alle avversità.
Andrea Bocelli, la malattia che l’ha reso cieco
In ogni caso, la vita di Andrea Bocelli è stata plasmata da una serie di scelte e circostanze, sia positive che negative, che hanno contribuito a definire il suo destino. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza e aver trascorso un anno come assistente in uno studio legale, ha deciso di abbandonare questa carriera per seguire la sua vera passione: il canto lirico. Una scelta che si è rivelata vincente, portandolo a diventare uno dei tenori più celebri e amati al mondo.
Il suo successo nel mondo dello spettacolo è senza dubbio il risultato del suo immenso talento, ma anche di una fortuna incontrata lungo il cammino. Trovare qualcuno che creda nel proprio talento e lo valorizzi al massimo può fare la differenza, e per Andrea è stata una combinazione di talento e opportunità che lo ha portato al successo internazionale.
Oltre alla sua brillante carriera musicale, il cantante è noto anche per il suo impegno sociale e la sua sensibilità verso le questioni relative alle disuguaglianze economiche e alle discriminazioni. Per questo motivo, ha fondato una benefica fondazione con l’obiettivo di combattere le disparità sociali e offrire opportunità a tutti, affinché il talento possa fiorire indipendentemente dalle circostanze.