La denuncia che ha sconvolto Bobby Solo e l’ha fatto soffrire per tantissimo tempo: ecco che cos’è successo, fan del cantante disperati.
“Una lacrima sul viso”, celebre brano di Bobby Solo, è una delle canzoni più iconiche della musica italiana degli anni ’60. Pubblicata nel 1964, la canzone divenne rapidamente un successo nazionale e internazionale, riconosciuta per la sua melodia accattivante e il testo emotivamente intenso. La canzone racconta di un uomo che vede una lacrima scendere sul viso della persona amata, interpretandola come segno di un amore reciproco. Questo brano, insieme ad altri come “Se piangi, se ridi”, ha contribuito a consolidare la fama di Bobby Solo, rendendolo un simbolo della musica leggera italiana.
Purtroppo, dietro il successo e la notorietà di questi brani si cela una storia di ingiustizia e privazione economica per l’artista. , Qualche anno fa Roberto Satti, questo è il vero nome del cantante, ha presentato una denuncia alla Procura di Napoli, sostenendo di essere stato derubato per oltre trent’anni dei diritti d’autore sulle sue canzoni. Le sue opere, che hanno attraversato i confini culturali e linguistici con versioni in francese, inglese, tedesco, cinese, coreano e giapponese, non hanno mai portato a Satti i compensi dovuti.
Bobby Solo e il furto dei diritti di “Una lacrima”
Come riportato dal Corriere della Sera, la scoperta dell’appropriazione indebita dei diritti è avvenuta durante un’indagine condotta dalla Lux Vide con Emme Team. Questa indagine ha rivelato l’identità dei proprietari dei server utilizzati da italiani per la diffusione illegale di materiale audiovisivo e musicale coperto da copyright. È emerso che i brani di Bobby Solo erano stati registrati da terze persone e società presso l’ufficio del copyright degli Stati Uniti, e i diritti relativi a queste registrazioni erano stati utilizzati come garanzia per ottenere depositi bancari.
Queste registrazioni includevano le versioni internazionali dei successi di Bobby Solo, che hanno generato milioni di euro in diritti d’autore. Tuttavia, questi profitti sono stati accumulati senza che l’artista ne fosse a conoscenza. Il danno economico subito da Satti è considerevole, rappresentando una perdita significativa non solo per lui ma anche per la musica italiana nel suo complesso.
Questo caso ha sollevato una questione cruciale riguardante la protezione dei diritti d’autore, spingendo molti altri artisti, autori e produttori cinematografici a esaminare se i loro diritti siano rispettati anche al di fuori dell’Italia. La vicenda di Bobby Solo non solo mette in luce le vulnerabilità del sistema di gestione dei diritti d’autore, ma sottolinea anche l’importanza di vigilare e proteggere le opere creative contro l’appropriazione indebita e l’abuso.